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L’auto senza pilota del bresciano Savaresi è la più veloce del mondo

Alla Indy autonomous challenge di Las Vegas la supercar di PoliMove registra un altro primato
Il team di PoliMove con la sua vettura - © www.giornaledibrescia.it
Il team di PoliMove con la sua vettura - © www.giornaledibrescia.it
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Al gran premio dei veicoli del futuro domina ancora un’auto «targata» Brescia. A dirla tutta, la supercar senza pilota più veloce del mondo porta il marchio del Politecnico di Milano, ma a capo del team composto di dottorandi e giovani ricercatori dell’ateneo meneghino vi è il prof. Sergio Matteo Savaresi, che da vent’anni si occupa di controlli automatici su automobili, bici e trattori e che è originario di Manerbio.

Pochi giorni fa, a Las Vegas, il bolide del docente bresciano ha battuto per il secondo anno consecutivo le 9 squadre delle 17 università provenienti da 6 Paesi nel mondo. La sua squadra, chiamata PoliMove, l'ha spuntata anche sulla Tum Autonomous Motorsport della Technische Universität di Monaco di Baviera con un testa a testa che ha decretato il primato del progetto dell’università per la seconda volta.

La Indy autonomous challenge (Iac) al Ces di Las Vegas sta portando bene al team guidato prof. Savaresi. La gara consiste in più round di corse a eliminazione, con sorpassi a quasi 300 Km/h. Quest’anno peraltro, l’auto di PoliMove ha registrato un nuovo record mondiale di velocità su pista, raggiungendo i 290Km/h. «Al di là della vittoria - ammette il bresciano - l’aspetto più interessante riguarda la vera interazione che c’è stata tra le macchine in corsa, perché è molto difficile compiere delle manovre di sorpasso come farebbero due piloti umani: siamo riusciti invece a far capire gli incredibili passi avanti fatti con l’intelligenza artificiale, con un avversario che decideva la traiettoria e l’altro che si regolava di conseguenza, proprio come avviene tra due piloti umani».

Gare come la Iac mirano a sviluppare la ricerca sulla guida autonoma. Inoltre, la prossima gara di questo tipo, dopo un anno e mezzo negli Stati Uniti, si sposterà in Italia. Dai circuiti ovali statunitensi è stato annunciato pochi giorni fa che si passerà a quelli stradali, facendo tappa al Milano Monza Motorshow.

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