Coltivare micro ortaggi dentro i container: partnership tra Greatit e Profarms

Flavio Archetti
L’azienda di Rezzato installa a Bolzano la sua «vertical farm» di venticinque metri
Micro ortaggi - © www.giornaledibrescia.it
Micro ortaggi - © www.giornaledibrescia.it
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La coltivazione dei vegetali alla fase di micro-ortaggi, quella che segue il germogliamento, potrebbe trovare presto nuovi sviluppi eco sostenibili e in linea con i dettami della transizione ecologica.

La nuova possibilità di espansione delle coltivazioni «green» sta prendendo corpo a Bolzano per merito della altoatesina Profarms, ma ha le radici ben piantate nel Bresciano, per la precisione a Rezzato, dove opera Greatit, una società avviata come Benefit nel 2021 da Daniele Bertocchi e Camilla Paletti, diventata Greatit nel 2022 con la partecipazione di Holmag e Sicar.

L’impresa rezzatese, che si occupa della rivitalizzazione di container frigoriferi a fine vita, in cui realizza serre controllate di coltivazione agricola, ha allargato negli ultimi mesi il suo raggio d’azione al capoluogo dell’Alto Adige, dove ha esportato e installato «Demetra», la «vertical farm» di 40 piedi (25 metri) che consentirà a Profarms di migliorare la coltivazione dei micro ortaggi in cui è specializzata.

Il lavoro potrebbe essere propedeutico alla costituzione di una rete di serre di accrescimento di verdura e frutta in container diffuse sul territorio nazionale, anche considerato che Profarms non intende coltivare a Bolzano e trasportare ai clienti i micro ortaggi in via di sviluppo, ma piuttosto installare sui territori che richiedono i prodotti una serie di «vertical farms made in Rezzato» dove crescere direttamente i vegetali eco sostenibili.

La tecnologia

«L’ecosostenibilità delle coltivazioni - come spiegato dall’agronomo bresciano, fondatore di Greatit, Daniele Bertocchi - arriva dal risparmio di suolo, visto che da 25 metri quadri di superficie a terra se ne possono ricavare 100 coltivabili grazie ai pianali; dal risparmio di acqua, considerato che il ciclo chiuso garantisce una riduzione dei consumi fino al 90% rispetto alla coltivazione in campo; dalla possibilità sempre più fondamentale di preservare l’ambiente non usando pesticidi e erbicidi, e anche dal vantaggio di tenere al riparo le proprie coltivazioni da eventi atmosferici dannosi come le grandinate o le gelate tardive di fine primavera, sempre più frequenti da quando il clima ha iniziato a mutare».

I dettagli

Tecnicamente il container è isolato da un rivestimento di otto centimetri di spessore che mantiene costante la temperatura interna anche in caso di sbalzi esterni. Le strutture interne possono essere completamente modificate in base alle tipologie di colture, anche più di una all’interno dello stesso container.

Daniele Bertocchi e Camilla Paletti all’interno di Demetra
Daniele Bertocchi e Camilla Paletti all’interno di Demetra

Sulle strutture poggiano le vasche di flusso e riflusso, separate e personalizzabili in altezza, lunghezza e numero, per gestire diverse varietà e diverse fasi di sviluppo dei vegetali. Le vasche dispongono di impianti di illuminazione led e di ferti-irrigazione che mantengono sempre perfetti i parametri della soluzione nutritiva. Il sistema di irrigazione e le cisterne permettono invece di non sprecare acqua perché quella che evapora o non viene utilizzata torna nella cisterna.

«Il lavoro di Greatit non è solo di progettazione, costruzione e installazione della serra – ricorda Bertocchi -, ma anche di supporto nelle prime fasi del lavoro, visto che i diversi accorgimenti tecnologici delle "vertical farm" si comprendono nel tempo».

Greatit ha già al suo attivo anche un riconoscimento in tema di sensibilità ambientale, ricevuto a febbraio 2022 da Fondazione Cogeme e Kyoto club in un concorso dedicato alle innovazioni in tema di economia circolare e transizione ecologica.  

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