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Brescia è 17esima in Italia nella trasformazione digitale

Secondo l'ICity Rank 2021 la nostra città si distingue per «IoT e delle tecnologie di rete» e «Wifi pubblico»
Una seduta del Consiglio comunale di Brescia in streaming - © www.giornaledibrescia.it
Una seduta del Consiglio comunale di Brescia in streaming - © www.giornaledibrescia.it
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Brescia città digitale o meglio, Brescia 17esima città digitale in Italia. Questa è la posizione che il capoluogo occupa nella classifica «ICity Rank 2021», stilata da Fpa, società del gruppo Digital360. Rispetto al report realtivo al 2020 la Leonessa scende di due posizioni (era 15esima).

La lista «che più che una graduatoria vuole porsi come strumento per la valutazione della smartness complessiva delle città italiane» si legge nel rapporto, tiene conto di otto indici settoriali, utilizzati per valutare i 107 capoluoghi di provincia italiani.

E Brescia spicca per le performance in determinati ambiti, zoppica invece sotto alcuni punti di vista. Come gli altri centri urbani tra i primi venti posti però si distingue «per il fatto di avere ottenuto buoni risultati e posizionamenti in tutti gli indici settoriali oggetto della ricerca».

I risultati migliori la nostra città li fa registrare nell’ambito dell’«IoT e delle tecnologie di rete», dove si posiziona terza dopo Firenze e Bolzano, e nel «Wifi pubblico», dove si colloca all’ottavo posto. Non compare nelle prime dieci città invece negli altri sei ambiti di riferimento della ricerca: «Servizi online», «App municipali», «Digital Pa», «Social Pa», «Open data» e «Apertura» (accessibilità e trasparenza dei siti delle pubbliche amministrazioni).

In Italia

Per il secondo anno consecutivo Firenze si conferma il capoluogo più digitale d’Italia, con Milano sul secondo gradino del podio e Bologna al terzo. Nella graduatoria seguono Roma, Modena, Bergamo (a pari merito al quarto posto), Torino, Trento, Cagliari e Parma a chiudere la top ten.

In fondo alla classifica invece Enna, Isernia, Carbonia, Avellino, Agrigento e Foggia. Nonostante siano tutte città del Sud Italia, dal Mezzogiorno arrivano anche buone notizie e cioè il nono posto di Cagliari, il 12esimo di Palermo e il 20esimo di Bari.

Gli scenari futuri

«Dopo l’accelerazione digitale conseguente alla pandemia, il 2021 è stato un anno di assestamento, ma segnato da fenomeni importanti come la diffusione dell’App Io e Spid recita il report -. Questa situazione ha portato a una polarizzazione: da una parte alcune città hanno continuato a sviluppare i processi di innovazione, dall’altra alcuni centri hanno rallentato». Ulteriore elemento di ciriticità è dato dall'aspetto dimensionale. A parte poche eccezioni, si veda per esempio Bergamo, le prime posizioni nell'ICity Rank sono occupate quasi tutte da grandi città. I piccoli centri invece faticano, segno di un sempre più ampio divario tra aree ad alta densità di popolazione e realtà numericamente ridotte.

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