Cer: l’importanza della formazione dei manager

Le Comunità energetiche rinnovabili rappresentano una svolta fondamentale in un’ottica, oramai imprescindibile, di sostenibilità ambientale e configurano una nuova modalità di produzione dell’energia basata sulle fonti rinnovabili e coerente con l’obiettivo di sviluppare un autoconsumo diffuso e comunitario, come stabiliscono le linee guida dell’Unione Europea. L’impatto delle Cer sul sistema è ancora limitato, ma innegabile è l’interesse dimostrato nei confronti di questa opportunità. Paesi come la Germania e la Danimarca si presentano ad oggi come i capo fila con un elevato numero di Comunità energetiche costituite; anche l’Italia, con più di 150 realtà attive, sta ampiamente dimostrando l’interesse a investire in questa direzione.
Per questi motivi assume un ruolo cruciale la formazione di professionisti in grado non solo di coordinare e gestire i vari attori coinvolti nelle Cer, ma anche e soprattutto capaci di interpretare la complessità del progetto e le sue potenzialità, per riuscire a farlo sviluppare nel modo più efficiente possibile. È in quest’ottica che si inserisce il prezioso contributo della Fondazione Iniziative Zooprofilattiche e Zootecniche di Brescia: dopo aver contribuito allo sviluppo della prima edizione del corso, che si è conclusa con successo alla fine dello scorso anno, è emerso ancora più chiaramente il desiderio di collaborare con rinnovato slancio ad una seconda edizione, in corso proprio in queste settimane, caratterizzata tra l’altro da un forte legame con i bisogni specifici del territorio di Brescia e provincia.
Gli obiettivi
L’obiettivo è offrire alle persone una visione di sistema sulle problematiche legate alle energie rinnovabili, che per definizione sono interdisciplinari: formando i corsisti su aspetti tecnici, ovvero legati alla produzione, distribuzione e consumo di energia; economici, giuridici, sociali, per combattere la povertà e la fragilità energetica e ovviamente ambientali. In definitiva persone capaci di reperire, gestire e mettere a sistema le professionalità specialistiche necessarie.
Per questo motivo la Fondazione partecipa con un ruolo di primo piano che la vede non più solo come finanziatrice, ma anche sede di svolgimento del corso stesso; illustri portavoce con me del valore e della qualità di questa proposta sono l’Università Cattolica del Sacro Cuore e la Comunità Montana Valle Trompia, partner di prim’ordine con i quali siamo orgogliosi di collaborare. Il nostro augurio è che quanto fatto, possa essere un esempio virtuoso che stimoli la collaborazione e l’investimento in una prospettiva futura sempre più sostenibile e consapevole.
Costantino Vitali – Presidente Fondazione Iniziative Zooprofilattiche
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