Garda

Mutamenti climatici, la risposta passa dalla tutela dell’acqua

Tra le prime «azioni soft» previste dal progetto Clic-Plan avviato sul Garda dalla Cattolica
Una «lagheggiata», sintomo del clima che cambia
Una «lagheggiata», sintomo del clima che cambia
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Come si adatterà il Garda ai cambiamenti climatici? La risposta arriverà dal territorio e confluirà in un modello replicabile anche altrove. Il tutto partendo dal progetto Clic-Plan della Cattolica, che coinvolge Manerba, Desenzano, Tignale, Tremosine e Salò.

Il progetto prevede prima una rilevazione multidisciplinare (dall’economia alla psicologia) sul territorio attraverso incontri e focus group, poi l’individuazione di alcune azioni pilota che possano costituire il modello. 

Azioni «soft»,  come più verde, irrigazioni più efficienti, raccolta dell’acqua piovana, in risposta a 73 «impatti»: dall’abbassamento dei livelli del lago fino al rischio idraulico con lagheggiate e danni ai porti, passando per il deterioramento delle acque potabili ei rischi sanitari provocati dalle dermatiti.

Tutti i dettagli sull'edizione del Giornale di Brescia in edicola oggi, sabato 24 novembre, scaricabile anche in formato digitale

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