Garda

Lago di Garda, barche a velocità ridotta e niente tuffi dai pontili per un’estate sicura

Prefettura a Salò per discutere delle azioni da mettere in acqua per la prossima stagione
I mezzi di soccorso della Guardia Costiera attivi sul lago di Garda - © www.giornaledibrescia.it
I mezzi di soccorso della Guardia Costiera attivi sul lago di Garda - © www.giornaledibrescia.it
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Sicurezza delle acque: il territorio si attrezza per un Garda a misura di bagnante e diportista. Il tema ha tenuto banco ieri mattina in occasione del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, convocato dalla Prefettura di Brescia e riunitosi, in occasione dell’avvio della stagiona nautica e balneare, proprio in riva al lago, a Salò, dove peraltro lo scorso 23 marzo si era registrata la prima vittima stagionale della balneazione, un 39enne di Napoli annegato dopo essersi tuffato dalla spiaggetta delle Rive.

Va detto che il Garda, grazie all’operatività ventiquattr’ore su ventiquattro della Guardia Costiera, che quest’anno mette in campo un organico di 37 uomini e 6 unità navali, è un lago sicuro. Ma i numeri (nel 2022 ben 144 interventi di ricerca e soccorso e 222 persone assistite) dicono che si può fare di più.

Agenda

Il comandante del Nucleo gardesano della Guardia Costiera, il Capitano di Fregata Antonello Ragadale, ha ribadito la necessità di specifiche ordinanze comunali per la sicurezza balneare. In primo luogo si dovrà confermare il divieto di navigazione nelle aree riservate ai bagnanti, che dovranno essere delimitate da boe segnalatrici. Andranno inoltre definiti i corridoi «di lancio» per il passaggio delle barche da e verso la riva, nei quali va vietata la balneazione.

Particolare attenzione dovrà essere riservata anche ai luoghi in cui si creano grandi concentrazioni di barche ormeggiate, come l’Isola del Garda e l’Isola di San Biagio. E ancora: va ribadito il divieto di tuffarsi dai pontili, non tanto per i pericoli legati ai livelli bassi del lago, quanto per prevenire lo shock termico dovuto all’ingresso in acqua troppo repentino, la sindrome da idrocuzione che nelle ultime estati ha fatto tante vittime sul lago.

Interventi

Ovviamente le ordinanze non bastano. Servono interventi concreti: boe, campagne d’informazione, cartelli, indicazioni chiare sulle spiagge in cui non c’è il servizio salvamento. Ai Comuni è stato chiesto di rinnovare anche i provvedimenti per ridurre i limiti di velocità dei motoscafi nelle aree più critiche, come il golfo di Salò e quello della Romantica a Manerba.

«È stato un incontro produttivo – commenta il sindaco di Salò, Giampiero Cipani -, i Comuni si coordineranno e faranno il possibile, come sempre». Non si è parlato solo di sicurezza delle acque. Inevitabilmente è stato sollevato il tema delle criticità legate alla mobilità via terra, con il traffico sulla Gardesana che nel tratto tra Salò e Limone è sempre più spesso al collasso. Infine il questore di Brescia Eugenio Spina ha voluto visitare lo stadio «Lino Turina» per una prima valutazione sulla possibilità di disputarvi le partite della Feralpisalò, promossa in Serie B. Sarà uno dei temi caldi dell’estate salodiana.

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