Garda

Incidente nautico, torna libero Patrick Kassen: revocati i domiciliari

Divieto di dimora a Brescia, Verona e Trento per il manager tedesco condannato con Christian Teismann per la morte di Umberto e Greta
Il gozzo di Umberto Garzarella squarciato dopo l'impatto con il Riva guidato dai due turisti tedeschi - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il gozzo di Umberto Garzarella squarciato dopo l'impatto con il Riva guidato dai due turisti tedeschi - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Torna libero Patrick Kassen, il manager tedesco alla guida del motoscafo Riva che il 19 giugno di un anno fa travolse e uccise nelle acque di Portese Greta Nedrotti e Umberto Garzarella.

Kassen era ai domiciliari da più di un anno in provincia di Modena. Con Christian Teismann, proprietario del Riva e con lui a bordo al momento dell’incidente nautico, è stato condannato per omicidio colposo in primo grado lo scorso giugno (Kassen a quattro anni e sei mesi e Teismann a due anni e undici mesi). Dal 18 luglio, rendono noto alcuni quotidiani, la misura cautelare è stata revocata e sostituita dal divieto di dimora nelle province di Brescia, Verona e Trento.

Il manager di 53 anni era stato arrestato il 5 luglio 2021 e si era costituito al Brennero con il suo avvocato. In tribunale a Brescia sia lui che Teismann hanno sempre sostenuto di non essersi accorti di aver travolto il gozzo su cui erano fermi Umberto e Greta, versione accolta anche nelle motivazioni della condanna, in cui però viene contestata loro una condizione alcolica precaria e la non osservanza degli obblighi durante la navigazione.

Per il giudice, «Kassen, in stato di ebbrezza ed affaticato dalla giornata, ha navigato ad una velocità pari al quadruplo di quella consentita dalla legge regionale, limite di velocità che peraltro neppure conosceva, ed inoltre, senza svolgere adeguato servizio di vedetta, ha impattato sul gozzo delle persone offese. Mentre Teismann, dal canto suo, consapevole dello stato di ebrezza e di stanchezza dei coimputato, anch'egli ignorando i limiti di velocità lacustri, ha affidato la conduzione del Riva all'amico e poi si è addormentato o comunque si è assopito e quindi non ha vigilato nel corso della navigazione».

 

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