Incendio al centro commerciale «Le Vele»: prosegue la messa in sicurezza
Le immagini delle fiamme che divorano il grande centro commerciale Le Vele a Desenzano restano negli occhi di molti, specie dopo il tam tam di video e foto scattati dai passanti e moltiplicatisi sugli smartphone attraverso chat e social. A distanza di oltre 12 ore quell'inferno di fuoco e fumo nero è un incubo archiviato solo a metà.
Oltre cento vigili del fuoco sono stati impegnati nelle prime ore a domare il vasto incendio, che le dimensioni della superficie interessata hanno reso certo più complicato gestire, imponendo il ricorso a più autoscale per poter intaccare le fiamme anche dall'alto e per poter celermente circoscrivere il fronte dell'incendio.
La messa in sicurezza
L'attività dei pompieri è proseguita però per tutta la notte e andrà avanti anche nella giornata di oggi: è infatti indispensabile procedere a smassare e rimuovere il materiale bruciato, anche per scongiurare il rischio che qualche focolaio sopito ma non del tutto domato possa innescare un nuovo rogo. Per questo al momento alle Vele sono ancora all'opera tre squadre del Comando provinciale, due di personale permanente e una di volontari, coordinati dall'unità di comando mobile appositamente attivata, vista la complessità dell'intervento.
Le indagini
Frattanto prosegue l'attività d'indagine di Polizia e degli stessi Vigili del Fuoco per comprendere l'esatta causa del rogo. Il rinvenimento, nel giardino di una villetta vicina, della copertura di una bombola a gas usata per la catramatura di un punto vendita temporaneamente interessato dai lavori lascia pensare che sia da ricercare in quella la probabile origine: il pesante pezzo di metallo sarebbe stato proiettato da una probabile esplosione.
L'aria
A preoccupare, infine, resta l'aspetto ambientale e di salute pubblica: Arpa, l'agenzia regionale che si occupa anche dell'inquinamento atmosferico, sta monitorando la concentrazione delle sostanze sprigionate dalla combustione di cui è stata subito individuata la presenza nei primi campionamenti. Il sindaco frattanto, su indicazione della stessa Arpa, ha emesso un’ordinanza di divieto frequentazione luoghi all’aperto e tenere finestre chiuse per le residenze limitrofe.
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