In stazione le «scale della vergogna»

Bella, accogliente, ristrutturata ma inaccessibile ai disabili. La stazione di epoca asburgica, inaugurata nel 1854 e restaurata nell'ambito del progetto «Centostazioni» con un investimento di 530mila euro, resta, purtroppo, vietata ai disabili ed a quanti si muovono in carrozzina o hanno problemi di deambulazione. La struttura presenta a chi parte o arriva un percorso ad ostacoli con lunghe scalinate insormontabili per paraplegici e disabili.
A rinnovare la richiesta di eliminare le barriere architettoniche lanciata a più riprese in passato dalle pagine del nostro giornale, è stavolta Marco «Mastro» Bottardi, costretto sulla sedia a rotelle dopo un incidente in motorino. Lo ha fatto aprendo una pagina Facebook dal titolo «Vogliamo la stazione di Desenzano del Garda accessibile» ed avviando anche una raccolta di firme. E sabato «Mastro» ha messo in rete l'elenco dei luoghi dove si può firmare la petizione e ha anche effettuato un nuovo sopralluogo alla stazione, dove ha incontrato il neo eletto consigliere regionale della Lega Nord Fabio Rolfi ed il consigliere provinciale desenzanese Paolo Formentini, anch'egli del Carroccio.
Chi parte da Desenzano per raggiungere il primo binario o i bagni deve superare una lunga scalinata. Lo stesso discorso vale per il secondo binario. L'ascensore posizionato all'inizio del tunnel una decina d'anni fa non è mai entrato in funzione, ma servirebbe solo a superare pochi gradini e non a risolvere il problema. Ovviamente le barriere ci sono anche per i viaggiatori disabili in arrivo, i quali possono sì fruire dei servizi igienici, ma poi si trovano ad affrontare la lunga scala per scendere nell'atrio. Non esiste una rampa per disabili in carrozzina o un montacartichi. All'esterno c'è una stradina in asfalto dalla pendenza accentuata che porta ad un edificio a livello dei binari ma che è «vietata agli estranei al servizio».
«Ho un sogno: poter tornare a viaggiare in treno» dice Marco Bottardi, che poi aggiunge: «Vediamo se gli slogan delle Ferrovie valgono anche per i disabili. Punto a raccogliere a sostegno della petizione per l'abbattimento delle barriere almeno 4-5.000 firme». Marco oltre a quello di moltissimi desenzanesi ha ottenuto il sostegno di Fabio Rolfi, neo consigliere regionale.:«Ho voluto documentarmi visitando la stazione - dichiara -. Penso che Marco abbia totalmente ragione. Porterò questa sua istanza all'attenzione del Consiglio regionale, porterò la voce dei disabili al tavolo regionale con le Ferrovie affinché si realizzi almeno uno scivolo che consenta di salire al livello della banchina e dei binari». Poi toccherà alle Ferrovie dotare i convogli di pedana per far salire le carrozzine.
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