CORTE D'ASSISE
Francesca Fantoni violentata e uccisa: al via il processo
Inizia senza la presenza dell’imputato in aula il processo per l’omicidio di Francesca Fantoni, violentata, massacrata di botte e poi abbandonata al parco pubblico di Bedizzole un anno fa. Andrea Pavarini, accusato di omicidio volontario aggravato e violenza sessuale, dichiarato capace di intendere e volere, non ha potuto essere trasferito in tribunale perché in carcere a Pavia è venuto a contatto con un detenuto positivo al covid. Dopo due ore di problemi tecnici, l’imputato è riuscito a collegarsi.
Oggi, nella prima udienza, erano previste le deposizioni della sorella e della mamma della vittima. «È giusto che possano essere sentite con l’imputato presente in aula. Non accettiamo che sia solo collegato in remoto» ha detto l’avvocato Alberto Scapaticci, legale di parte civile.
«È un processo singolare in Corte d’Assise dove si arriva di solito con l’imputato che non ammette la propria responsabilità. Questo non è così. Andrea Pavarini in udienza di convalida ha ammesso di aver ucciso Francesca Fantoni. Si dovrà discutere sull’entità della pena» ha detto l’avvocato Ennio Buffoli.




«Non diciamo che è totalmente incapace di intendere e volere, ma parzialmente. Più per la capacità di volere rispetto a quella di intendere»
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