Garda

Fiume Toscolano, nuovi progetti per la sua tutela

Dopo le iniziative per il deflusso minimo vitale, in arrivo altri finanziamenti
Nuovi progetti per il fiume Toscolano - © www.giornaledibrescia.it
Nuovi progetti per il fiume Toscolano - © www.giornaledibrescia.it
AA

La mobilitazione sul deflusso minimo vitale del fiume Toscolano ha colto nel segno. Sono più di uno i segnali positivi registrati da Davide Boni, consigliere comunale che ha sollevato la questione degli scarsi rilasci dalla diga di Valvestino gestita da Enel Green Power.

«L’appello alla mobilitazione - dice Boni - è stato accolto da numerosi soggetti, dentro e fuori il territorio. Dai pescatori (che per denunciare la scarsa portata del fiume hanno pranzato nell’alveo, ndr), a Slow Food fino al Gogna Blog, piattaforma sui temi dell’alpinismo gestita da uno dei garanti di Mountain Wilderness».

E sul piano istituzionale? Al di là dell’incontro tra Comune e Enel, Boni nota che «la situazione del Toscolano non è più una vertenza localistica, ma è inquadrata nel sistema delle acque interne della Lombardia orientale». Spiega il consigliere: «Dopo il finanziamento del progetto Lacustre, Fondazione Cariplo ne ha finanziato un altro di cui beneficerà il Toscolano: Ecopay Connect 2020 per la conservazione del capitale naturale della Lombardia orientale, nel quale è coinvolto anche il Parco Alto Garda Bresciano, dove il progetto mira a valutare interventi di riqualificazione ecologica in alvei torrentizi. Questo - dice Boni - è un risultato notevole: il Parco potrà finalmente entrare nel merito delle questioni che ho sollevato dopo anni di afasia».

Non è tutto. «Domani (oggi per chi legge, ndr) il Gal Gardavalsabbia presenterà alla conferenza "Eusalp meets Leader", a Torino, l’esperienza del progetto Lacustre e delle prospettive associate al "Contratto di fiume" per il Toscolano. Infine, mi risulta che Regione Lombardia, per il tramite di Ersaf, abbia confermato l’impegno a fare del fiume Toscolano uno dei casi studio per l’applicazione dell’innovativo "Progetto Gestire2020", che mira alla conservazione della biodiversità in Lombardia». Insomma, qualcosa si muove. «Sento d’essere riuscito a ributtare la palla in campo - conclude Boni - dopo che Enel l’aveva tirata in tribuna».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia