Garda

Donati gli organi della piccola Eva, morta in piscina a Lonato

Domani alle 15.45 a Lonato i funerali. Il sindaco ha indetto il lutto cittadino
La piccola Eva Rambotti
La piccola Eva Rambotti
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Il suo sacrificio salverà altri bimbi come lei: i genitori della piccola Eva Rambotti hanno scelto di donare gli organi della figlioletta, caduta in piscina e morta dopo due giorni di angoscia. Domani, giovedì, alle 15.45 in basilica, a Lonato, il funerale. Per domani il sindaco ha indetto il lutto cittadino.

Sono ore pesanti. Dal punto di vista umano ed emotivo, più che giudiziario, dato che il fascicolo per omicidio colposo aperto per prassi non prevede indagati e che la dinamica dell’incidente è risultata chiarissima sin dal primo momento. Da quel drammatico momento in cui gli zii della bimba l’hanno recuperata incosciente dalla piscina di casa e l’incubo della famiglia Rambotti è cominciato. Sono ore pesanti dal punto di vista emotivo.

Il corpo della bambina, restituito alla famiglia lunedì sera senza che si sia resa necessaria l’autopsia, riposa lì nella villetta dei nonni in attesa che venga celebrato il funerale. E l’andirivieni nella frazione di San Tomaso, è costante: sono centinaia i lonatesi che stanno raggiungendo i familiari di Eva, tutti lì riuniti, per portare loro un abbraccio, qualche parola di conforto, un segno di vicinanza. In paese non si parla d’altro, gli occhi passano dall’alto del cielo al basso della terra. Ma nessuno trova parole per descrivere il dolore di una perdita così grave.

La piccola non aveva nemmeno due anni e lo strazio dei suoi genitori, Luca e Anna, non è nemmeno immaginabile da chi non sta vivendo la loro tragedia. Con la sintesi il sindaco Roberto Tardani prova a esprimere il sentimento della comunità, «profondamente colpita da questo dolore devastante. Ci stringiamo alla famiglia». Un dolore da cui è però nato qualcosa di buono, grazie alla generosità e all’altruismo di papà Luca e mamma Anna: i genitori di Eva hanno deciso che il sacrificio della loro piccola non doveva essere vano. Quando è venuto meno anche l’ultimo barlume di speranza, hanno scelto di donare i suoi organi. Salveranno vite di bambini piccoli come lo era lei.

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