Sirmione, Luisa Lavelli ha ritirato le deleghe all’assessore Roberto Campagnola

Alice Scalfi
Campagnola ha annunciato pochi giorni fa la propria candidatura per il Centrodestra. Ora la Giunta assume un’altra connotazione
Il municipio di Sirmione
Il municipio di Sirmione
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Era nell’aria, martedì 2 aprile è arrivata la conferma: il sindaco Luisa Lavelli ha ritirato le deleghe all’assessore Roberto Campagnola, che pochi giorni fa aveva annunciato la propria candidatura per il Centrodestra. E il 10 marzo Lavelli aveva preso identica decisione per l’ormai ex vicesindaco Mauro Carrozza, «per il venir meno della fiducia nei suoi confronti».

Ora la Giunta assume un’altra connotazione: Elena Boschi, già assessore ai Servizi sociali, è il vicesindaco, mentre le deleghe di Campagnola sono state attribuite a Lorenzo Loda (Lavori pubblici) e Massimo Padovan (Sicurezza).

Perché questa decisione?

Per «le necessità di essere coerenti e allineati con gli obiettivi e i valori del nostro impegno comune – afferma Lavelli –. Rispettiamo la sua decisione di seguire un nuovo cammino, anche se lascia un forte dispiacere, perché fino all’ultimo abbiamo sperato potesse continuare».

Andando indietro di qualche giorno, ci aveva sperato anche Campagnola stesso, che al sindaco aveva inviato una email «rinnovando la volontà di accompagnarti a fine mandato. La recente ufficialità relativa alla mia candidatura con un progetto alternativo al tuo – scrive –, è la conseguenza di una diversa visione sul futuro, che in queste ultime settimane si è inevitabilmente contrapposta per scelte non condivise. Rispetterò la tua decisione che, mi auguro, verrà presa nell’interesse generale di Sirmione e dei sirmionesi e non per meri ragionamenti individualistici».

Lavelli ha tirato dritto: «Il rapporto tra sindaco e assessori si basa sulla collaborazione, la fiducia e il lavoro congiunto, su una visione e progetti su cui lavorare insieme. Il fatto di voler correre con una propria lista, staccandosi dal gruppo e scegliendo di intraprendere un progetto senza lo stesso, ci porta a questa difficile, sofferta e per nulla facile decisione». E Campagnola «incassa»: «La scelta è legittima, ma la speranza è che quanto avviato nei mesi e nelle scorse settimane si possa portare a termine, senza che si generino ritardi».

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