Sei candidati in lizza a Chiari, ma il centrodestra cerca una sintesi

Andrea Facchi
Per le elezioni comunali di giugno i nomi noti attualmente sono quelli di Domenico Codoni, Roberto Goffi, Alessandro Gozzini e Marco Salogni. Il centrodestra deve decidere
Il centro storico di Chiari - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il centro storico di Chiari - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Tra incontri pubblici, gazebo in centro, presentazioni di liste e le immancabili polemiche, la campagna elettorale in vista delle elezioni amministrative di Chiari (si vota l’8 e il 9 giugno) è entrata nel vivo. Gli schieramenti sono stati delineati e, rispetto a cinque anni fa, i candidati sono a oggi più che raddoppiati.

Nel 2019 i cittadini si trovarono alle prese con una scelta netta, con due soli candidati (Massimo Vizzardi e Alessandro Cugini, con il primo che ebbe la meglio e ottenne il suo secondo mandato di fila). A giugno, invece, la scheda elettorale sarà molto più popolata: il panorama politico clarense che si è reso, di fatto, frastagliato.

A sfidarsi saranno Domenico Codoni (oggi assessore, in rappresentanza di parte dell’attuale maggioranza consiliare con il gruppo Chiari Virtuosa e la civica Chiari capitale - Vizzardi per Codoni), Roberto Goffi (con la civica Siamo Chiari), Alessandro Gozzini (civica Chiari al centro, altra parte dell’attuale maggioranza) e Marco Salogni (sostenuto da un comitato civico e dal Partito democratico, altro gruppo che oggi compone la maggioranza consiliare ma che ha deciso di intraprendere un percorso autonomo così come fatto da Chiari virtuosa e Chiari al centro). Tra questi nomi non abbiamo elencato il candidato del centrodestra: come noto la situazione a oggi non è ancora definita per quanto riguarda il nome del candidato sindaco.

Le incertezze

Fratelli d’Italia, nelle scorse settimane, ha infatti lanciato la candidatura di Gabriele Zotti (oggi consigliere di minoranza e in passato anche assessore; il gruppo sarà sostenuto anche da Chiari tricolore e La civica di Chiari), mentre la Lega punta tutto sul nome di Roberto Campodonico (anche quest’ultimo è oggi consigliere comunale di minoranza, ma in passato fu anche assessore). Ora si attende una sintesi per il nome di chi guiderà la coalizione: difficile ipotizzare una corsa separata tra i due gruppi pilastri del centrodestra in un comune sopra i 15mila abitanti e quindi con un importante peso specifico politico nel panorama provinciale. Questo, quindi, lo stato dell’arte, a livello politico, nella cittadina dell’Ovest della nostra provincia.

La campagna

Come detto inizialmente la campagna elettorale, a Chiari, è entrata nel vivo: sono iniziate le polemiche e le frecciatine tra i gruppi. Con i social che paiono luogo privilegiato per diffondere i pensieri. Ma su internet non viaggiano solamente le polemiche: qui ogni gruppo coinvolto ha iniziato a proporre i punti di forza del proprio programma elettorale. Ovviamente la campagna elettorale viene svolta anche alla vecchia maniera, con incontri sul territorio, aperture di sedi e gazebo nei punti più strategici di Chiari.

Da segnalare nel taccuino elettorale, a oggi, gli incontri pubblici organizzati da Chiari virtuosa e Chiari capitale (gruppi a sostegno della candidatura di Domenico Codoni). Quattro le serate previste, ogni martedì di aprile alle 20.45 al Museo della città. Si partirà con «Tra famiglia e lavoro: le politiche per l’infanzia»; a seguire «L’agricoltura che guarda al futuro: formazione e innovazione, gestione della risorsa idrica», «Tra bisogni e servizi: il volontariato e la rete» e «Casa dolce casa: pianificazione ed edilizia per una città che cresce».

Dal 4 aprile il candidato sindaco di Chiari al centro, Alessandro Gozzini, è a disposizione dei cittadini per accogliere idee e proposte: l’appuntamento è nella sede del gruppo al civico 24 di via Cortezzano, ogni giovedì, dalle 10 alle 11.

Queste, dunque, le due iniziative più vicine a livello temporale: anche gli altri gruppi coinvolti nella sfida elettorale sono al lavoro per organizzare momenti di condivisione con la cittadinanza. E si preannunciano due mesi molto intensi.

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