Brandico, Fabio Pensa ha deciso: si ripresenta in cerca del tris

Alice Resconi
A spingere l’attuale sindaco a riproporsi alla guida del paese è la voglia di completare i progetti iniziati garantendo così continuità alla comunità
Il municipio di Brandico
Il municipio di Brandico
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Fabio Pensa punta al tris a Brandico: «Dopo 15 anni in amministrazione, un terzo della mia vita, di cui dieci da sindaco (dal 2014 ad oggi) e cinque da consigliere d’opposizione – dichiara – la scelta di ricandidarmi è stata molto meditata», ma certamente convinta.

A spingerlo a riproporsi alla guida del paese è la voglia di completare i progetti iniziati garantendo così continuità alla comunità: «Col passare degli anni – osserva – cambiano tante cose in un Comune, soprattutto a livello di personale, normativo e gestionale, ma su tutto prevale il senso civico. Purtroppo qualche fido consigliere, per motivi personali e lavorativi, è costretto a lasciare il gruppo, ma nel contempo si sono proposte persone altrettanto valide e motivate. La popolazione brandichese è molto cambiata e si è arricchita di componenti da molte realtà diverse: la nostra lista ha avuto la lungimiranza di coinvolgere tutti con una visione aperta e proiettata verso il futuro. Con loro vorrei continuare a guidare Brandico cercando di migliorare sempre di più la qualità di vita dei cittadini e questo sarà possibile se si garantirà una gestione d’esperienza».

Il sindaco non nasconde le difficoltà affrontate negli ultimi anni, ma sottolinea anche come l’amministrazione abbia reagito concretamente: «Il quinquennio 2019-2024 è stato particolarmente intenso: abbiamo affrontato una pandemia a livello mondiale, il periodo storico peggiore dal dopoguerra. Questo però non ci ha fermato, abbiamo garantito nel possibile tutti i servizi necessari, soprattutto sul piano sociale, cercando di mitigare tutte le criticità. Abbiamo appaltato opere pubbliche per circa 600.000 euro, affidato incarichi per circa 300.000 euro e una spesa sociale sempre di circa 300.000 euro, il tutto garantendo un bilancio sano. Avremmo potuto fare di più ma le criticità e l’oggettiva mancanza di entrate non ce l’hanno permesso. Nonostante ciò non ci siamo mai scoraggiati e ora vogliamo proseguire la nostra missione, sempre con determinazione e dedizione».

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