Botticino, Paolo Apostoli a 26 anni punta alla fascia tricolore

Nadia Lonati
«Ambiamo a ripristinare la fiducia dei cittadini verso l'Amministrazione comunale, per una partecipazione attiva dei cittadini stessi»
Il municipio di Botticino - © www.giornaledibrescia.it
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Paolo Apostoli, 26 anni appena compiuti (il 13 aprile), con esperienza in consiglio comunale tra i banchi dell'opposizione e nella Consulta degli under35 di Anci Lombardia. È lui il candidato sindaco della lista civica «Botticino in Comune» per le prossime amministrative, deputato quindi a sfidare l'altro candidato al ruolo di primo cittadino, Gianfranco Camadini, attuale vice sindaco e nome scelto dalla coalizione «Uniti per Botticino».

Apostoli ha ufficializzato ieri il proprio impegno presentando anche il progetto civico che lo sostiene: «nato dal confronto tra forze laiche e politiche del territorio, mettendo in dialogo forze imprenditoriali, associative, istituzionali anche poco conosciute». «Il tutto – ha spiegato – è fatto da persone competenti, riconosciute e riconoscibili, che, sottoscrivendo una carta di valori, hanno scelto di spogliarsi di qualsiasi ideologismo per far progredire Botticino».

Squadra e programma verranno resi noti nelle prossime settimane, intanto Apostoli, affiancato da Elisabetta Tolaini, Giovanni Moreschi, Gianpaolo Smillovich e Lorenzo Veschetti che lo stanno aiutando, ha annunciato i capisaldi dell'operato: «Ambiamo a ripristinare la fiducia dei cittadini verso l'Amministrazione comunale, per una partecipazione attiva dei cittadini stessi affinché siano non più solo destinari delle politiche comunali, ma anche protagonisti. E vogliamo che ci sia una visione per un paese vivibile tutto il giorno per tutte le fasce di età, il che si concretizzerà in politiche su servizi educativi, promozione di sport e attività culturali, catalizzando ciò che già c'è e spesso non ha avuto modo di esprimersi».

Quindi i temi: «Prioritario resta quello delle cave, agganciato alle ristrettezze di bilancio: dovremo evitare di ripartire da zero, ma migliorare quanto di fatto già c'è, portando a termine i rinnovi dei contratti. La situazione è complicata, ci saranno probabili ricorsi e tempi lunghi, ma se vogliamo che le cave non si arenino del tutto bisognerà fare in fretta. E poi dovranno ripartire i rapporti con l'associazionismo, le realtà sportive, che più di tutte hanno subito smacchi, i servizi educativi, e l'ordinarietà della macchina amministrativa. Incontreremo tutte le realtà locali, perché, come dice il nome, l'obiettivo è portare Botticino in comune».

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