A Ghedi, il campo largo di Anna Guarneri sfida Federico Casali per la carica di sindaco

Campi larghi, cambi al vertice e porte che sbattono. A Ghedi le amministrative portano anche questo. Il campo largo è quello di Anna Guarneri, candidato del centrosinistra. Quando si parla di campo largo la mente corre a Elly Schlein e Giuseppe Conte. In verità l’aveva anticipato Lino Trentini, il candidato che 5 anni fa a Ghedi aveva costruito un campo larghissimo, con dentro tutti. Non era andata bene, perché aveva vinto il centrodestra, ma ci aveva provato.
Ci riprova Anna Guarneri, sostenuta anche da Ghedi Bene Comune, una nuova lista nata dalla fusione tra Insieme a Sinistra e Movimento 5 Stelle. «Un’unione – dicono gli interessati – scaturita dalla volontà di portare una nuova voce e una nuova visione in un paese che negli ultimi 15 anni ha dormito su troppe questioni importanti».
Dall’ambiente alle politiche sociali, passando per la trasparenza e la cultura, «abbiamo un programma elettorale ambizioso, che guarda verso un futuro che non è mai stato così vicino. L’obiettivo è rimettere al centro la persona e il territorio, promuovendo un’amministrazione che sia inclusiva, trasparente e attenta alle esigenze dei cittadini».
La rottura
Qualcosa si muove anche nel centrodestra, dove la Lega si gode la riconferma di Federico Casali, il «suo» candidato sindaco. Tra un brindisi di compiacimento e la stesura del programma, la Lega ha cambiato segretario, con il consigliere comunale Massimo Tomasi che ha preso il posto di Attilio Del Campo. Rinnovato anche il direttivo, composto da Luigi Brontesi, Delia Bresciani, Andrea Carini e Claudio D’Alessio.
Nella Lega, però, ci sono anche porte che sbattono: Margherita Alberti, che nel 2019 era stata eletta nella lista Lega Salvini Premier, ha lasciato la squadra per approdare al gruppo misto. Se n’è andata in aperta polemica con i suoi ex compagni. «Dopo aver valutato il lavoro svolto – spiega Alberti –, sono arrivata ad una sofferta ma convinta scelta: lascio il Gruppo Lega. La decisione è maturata per mancanza di collaborazione, chiarezza e non condivisione delle idee. La mancanza di fiducia e rispetto della mia persona mi porta ad entrare nel gruppo misto, così da portare comunque a termine e onorare il mandato ottenuto tramite la fiducia dei cittadini».
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