A Calcinato Corsini contro Maestri, come cinque anni fa

Alice Scalfi
A meno di sorprese, sarà ancora una corsa tra candidate: all’orizzonte non sembrano esserci ulteriori liste
Il municipio di Calcinato - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il municipio di Calcinato - Foto © www.giornaledibrescia.it
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L’aspetto scontato è che la campagna elettorale da qui alla chiamata alle urne di giugno qualche sorpresa la regalerà. Per ora, però, sembra quasi di essere tornati indietro nel tempo: a cambiare, almeno sin qui, è solo l’ordine con cui le due candidate in corsa per la carica di sindaco si sono fatte avanti. Perché sarà di nuovo una corsa tra candidate a Calcinato, e di nuovo con le due candidate che già si sfidarono cinque anni fa. A meno di straordinarie sorprese, ulteriori liste non paiono essere all’orizzonte. Se tutto rimarrà tale e quale, le due attrici protagoniste saranno le stesse del 2019. Da un lato Nicoletta Maestri, dall’altro Vincenza Corsini.

Cinque anni fa la prima a ufficializzare la propria candidatura fu Corsini, alla guida dell’epoca nuova lista civica Calcinato In-Patto 2.0. Maestri, invece, arrivò giusto qualche giorno dopo. Nel 2019 quest’ultima era fresca da cinque anni trascorsi come assessore ai Lavori pubblici e cultura, con il sindaco Marika Legati.

I profili

Stavolta si affrontano ciascuna con qualche asso in più nella manica. Maestri è forte dell’esperienza da prima cittadina, tra l’altro in un periodo così complesso com’è stato l’ultimo lustro, con il Covid da gestire, i rincari e tutte le annesse conseguenze. Corsini, dal canto suo, ha avuto modo in questo quinquennio di far sentire spesso la sua voce dai banchi della minoranza, capogruppo in Consiglio comunale e «megafono» di tutta una serie di istanze presentate dal territorio. Questa volta è andata in maniera leggermente diversa: la prima a confermare la propria volontà di restare in campo è stata proprio Maestri (era l’11 marzo) sostenuta oggi come allora dal Centrodestra unito e dalle due civiche che l’avevano sostenuta nel 2019, nella lista «Insieme per Calcinato». Pochi giorni dopo (dieci per l’esattezza: era il 21 marzo), Corsini ha fatto lo stesso, annunciandosi pronta per riprovarci alla guida dell’ormai collaudato gruppo Calcinato In-Patto 2.0. Gruppo che, va rilevato, registra una recente defezione: Vania Gobbetto, nel 2019 candidata nella lista In-Patto 2.0 e per cinque anni consigliere di minoranza, nella seduta consiliare della fine di febbraio ha lasciato il gruppo, «per profonde divergenze politiche», e pure in disaccordo con la scelta di candidare nuovamente Corsini, «nettamente sconfitta alle ultime elezioni».

I programmi

Come era andata nel 2019 è presto riassunto: Maestri aveva ottenuto il 54,91% delle preferenze, per un totale di 3416 voti; Corsini il 45,09% e 2805 voti. Si recò alle urne sul 70,22% degli aventi diritto, cioè 6488 su 9240.

Al momento di ulteriori e più fresche novità non ce ne sono. Permangono gli obiettivi delle due candidate. Quello di Maestri è senza dubbio «continuare sulla strada intrapresa, con coerenza e con l’ascolto dei cittadini al primo posto. L’intento - aveva spiegato - è portare avanti la buona amministrazione di questi cinque anni, con la persona al centro: un concetto che abbiamo sempre tenuto come riferimento in tutte le nostre azioni politiche».

L’obiettivo di Corsini, invece, è arrivare a quella «svolta buona» che aveva già lanciato nel 2019: «Ai cittadini che ci avevano votato avevo promesso che quella svolta sarebbe stata solo rimandata e che ci saremmo in ogni caso sempre stati, finché la svolta non si sarebbe compiuta. In questi cinque anni In-Patto c’è sempre stato e abbiamo dimostrato di saper ascoltare e dare risposte. Oggi, pur nella continuità, la sfida ha ancora il sapore della novità».

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