Fiducia tra i viticoltori: si va verso una vendemmia abbondante

Paola Gregorio
L’annata presentata da Coldiretti è in controtendenza rispetto a quelle scorse: a favorirla un luglio particolarmente mite
Coldiretti, la vendemmia non sarà anticipata
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Un’annata in controtendenza, in positivo, rispetto agli ultimi anni in cui il clima piovoso o eccessivamente caldo aveva reso più difficoltosa la maturazione corretta delle uve. Ci sono ottimismo e fiducia tra i viticoltori bresciani per un’annata vitivinicola che si prospetta come una delle più interessanti degli ultimi anni, grazie a un luglio particolarmente mite che favorisce la crescita armoniosa delle uve.

I dati dell’annata in corso, e le prospettive della prossima, sono stati presentati da Coldiretti alla luce di un monitoraggio tra i propri associati, alla Cantina Colline della Stella di Gussago, in vista di una vendemmia che se paragonata agli ultimi anni – in cui complici le condizioni climatiche era stata anticipata in alcune zone addirittura ad inizio agosto – tornerà a tempi più consueti, a partire da metà agosto.

Le stime

Le aspettative sono dunque elevate per tutte le principali denominazioni del territorio. «Siamo alle porte di una nuova vendemmia che si prospetta ottima – conferma Laura Facchetti, presidente di Coldiretti Brescia –. Il settore del vino a livello nazionale vede una flessione dei volumi e del prezzo del vino e delle uve anche per un cambiamento nei costumi, soprattutto per i vini rossi. Nel Bresciano, invece, nonostante una leggera flessione dei volumi, i prezzi reggono e sono in leggero aumento». La primavera fresca e piovosa, seguita dal caldo di fine giugno e da un luglio insolitamente fresco e mite, fa sì che i produttori bresciani si aspettino una produzione abbondante e di qualità.

Vigneti in Franciacorta - © www.giornaledibrescia.it
Vigneti in Franciacorta - © www.giornaledibrescia.it

«Stimiamo un raccolto attorno ai 650 mila quintali di uva con un incremento del 4% rispetto allo scorso anno e dell’8% sulla media degli ultimi sette – spiega Simone Frusca, responsabile dell’Ufficio tecnico di Coldiretti Brescia –. Questa annata è stata particolare perché il clima ha viaggiato sulle montagne russe. Per fortuna poi il tempo ha virato verso un caldo eccezionale a fine giugno e poi verso un luglio fresco. Questo ha consentito alla vite di riprendere il suo percorso vegetativo in maniera più scalare».

«La vendemmia torna nel periodo che ci era più familiare un tempo, soprattutto per la Franciacorta, da metà agosto, per poi passare al Lugana e alla zona del Garda, i rossi del Montenetto, del Botticino e della Vallecamonica. Inoltre nella nostra provincia si continua a piantare, in controtendenza rispetto al nazionale e mentre a livello italiano ci sono giacenze, noi non abbiamo stoccato in eccedenza in cantina».

Un momento della presentazione dell'annata - © www.giornaledibrescia.it
Un momento della presentazione dell'annata - © www.giornaledibrescia.it

Questione dazi

C’è poi l’incognita dei dazi di Trump, con l’accordo con l’Unione Europea ancora in fase di definizione. «Se parliamo di mercato – osserva Silvano Brescianini, vicepresidente di Coldiretti Brescia – la situazione non è felice in nessuna parte del mondo».

«L’unica cosa certa sui dazi è che non sono ancora definitivi. Il ministro Lollobrigida ha convocato un tavolo per esentare il vino e gli spirits. Si sta cercando di evitare quello che comunque è un danno. Aprire mercati nuovi non è semplice. Brescia tiene grazie al fatto che ha tipologie di vino meno segnate dal calo dei consumi».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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