Un’app per lo shopping nel centro storico cittadino
Portare la provincia (ma non solo) in centro città a fare shopping. Cavalcando la tecnologia e il virtuale, ma senza dimenticare il piacere dell’incontro reale. È questo l’ambizioso obiettivo della startup innovativa LocalShop24, una piattaforma digitale che unisce i vantaggi del commercio tradizionale a quelli dell’online e che muove i primi passi proprio da Brescia, complice la sinergia con Confesercenti della Lombardia Orientale che ha sposato il progetto.
L’idea è chiara: se gli acquisti online oggi sono diventati un’abitudine per molti, nascondono non poche criticità (dall’impossibilità di toccare la merce al cambio) ed eliminano completamente la componente dell’interazione umana. Allora, perché non prendere ciò che di buono la tecnologia può dare per migliorare, anziché azzerare, l’acquisto tradizionale? È esattamente quello che hanno pensato di fare il founder Carlo Tagliabue e i suoi colleghi con LocalShop24: la web app, infatti, consente ai consumatori di cercare online i migliori prodotti, servizi e offerte presenti sul territorio tramite geolocalizzazione e di acquistarli poi direttamente nei negozi fisici.
Il punto
I vantaggi per esercente e consumatore sono molteplici: il primo potrà utilizzare la piattaforma come una vetrina sempre disponibile e attrarre nuovi clienti dalla propria area geografica, mentre il secondo manterrà tutti i vantaggi dell’acquisto online con il valore aggiunto del venditore a disposizione, dall’assistenza in loco alla possibilità di trovare ciò che cerca vicino a casa. Inoltre la piattaforma, che opera attraverso l’intelligenza artificiale, ragiona con un modello di business democratico: le attività commerciali possono infatti accedervi gratuitamente con funzionalità di base, o scegliere un’opzione avanzata pagando un canone di 9,90 euro al mese.
«Siamo molto orgogliosi di questo progetto, che consente di trovare facilmente i prodotti venduti vicino a noi e di rivitalizzare il commercio tradizionale superando criticità che invece caratterizzano le piattaforme online, come ad esempio il margine di intermediazione medio del 16%, il dilazionamento dei pagamenti e l’accesso ai dati», spiega la presidente di Confesercenti Barbara Quaresmini, entusiasta anche del fatto che sia interamente made in Brescia (anche i founder sono bresciani).
Una visione sposata anche dalla presidente del Consorzio Brescia Centro, Francesca Guzzardi, che indugia sul valore di una sperimentazione che «nasce nell’anno in cui la città è all’apice della sua attrattività come Capitale della Cultura». E dunque, «con possibili ricadute anche per i turisti», fa notare il direttore di Confesercenti Stefano Boni.
La web app, unica nel suo genere, è in fase di sperimentazione ma comunque già attiva: i negozi iscritti ad oggi in centro storico sono 35, ma la compagine è certo destinata a crescere.
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