Economia

Intelligenza artificiale, le aziende non trovano chi sappia gestirla

Le imprese hanno difficoltà ad assumere il 60%-70% delle figure a causa dell’assenza di competenze all’altezza delle esigenze
Intelligenza artificiale - © www.giornaledibrescia.it
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Che il digitale sia il futuro del lavoro è cosa nota. Che siamo solo nel mezzo di una piena trasformazione non ancora giunta a compimento pure. Ma il mondo del lavoro sta cogliendo appieno le opportunità del digitale? Secondo la Global Tech Trend Survey (Gtts) realizzata da Equinix, società di infrastrutture digitali, nel 2023 il 28% degli IT leader italiani ha pianificato di espandere il proprio gruppo, cercando esperti di intelligenza artificiale e machine learning.

Le imprese però, hanno riscontrato una difficoltà ad assumere il 60%-70% delle figure ricercate nell’IT principalmente a causa della mancanza di competenze adeguate. Secondo Emmanuel Becker, manager di Equinix Italia, le organizzazioni, potrebbero adottare una serie di misure per contribuire a colmare il divario di competenze, oltre a fornire compensi competitivi. I talenti qualificati, infatti, sono sempre più attratti dalle imprese che offrono una migliore esperienza lavorativa, anche attraverso formule ibride o da remoto. Altrettanto apprezzato è l’investimento nel benessere fisico e mentale dei dipendenti, così come la creazione di percorsi di crescita delle carriere.

Nell’incapacità di intercettare «talenti digital» influisce anche la cronica differenza di genere. Eppure il talento femminile potrebbe essere la chiave di volta per il settore: secondo la ricerca Women in Tech di McKinsey, «se l’Europa riuscisse a raddoppiare la quota di donne nella forza lavoro del settore tecnologico, portandola a circa il 45%, potrebbe colmare il gap di talenti e beneficiare di un aumento del PIL compreso tra 260 e 600 miliardi di euro».

La ricetta vincente

Formazione, equità senza differenza di genere e qualità dei compensi: sembra essere questa la triplice ricetta vincente (non solo) per il mondo digitale del futuro. Affinché la forza lavoro digitale possa tenere il passo con il ritmo della trasformazione tecnologica, dunque, anche il mondo IT deve ripensare le sue logiche di assunzione, investendo su una nuova cultura del lavoro. Molti esperti ritengono che sarà il prossimo decennio a tracciare il solco del mondo del domani, dentro e fuori il virtuale. Il momento giusto per cominciare a mettere le basi è dunque l’alba del 2024.

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