Economia

Ubi Banca, fine di un’epoca: 47 filiali passano a Intesa

Tra sabato e domenica cambio dell’Iban: coinvolti 140mila clienti bresciani. Domani l'ultima assemblea
Loading video...
VIA UBI, E' L'ORA DI INTESA
AA

Migrazione dei conti correnti Ubi, ultimo atto. Dopo le 93 filiali passate lo scorso febbraio a Bper Banca ora tocca ai 47 sportelli (più sotto l'elenco) che, da lunedì 12 aprile, vestiranno definitivamente l’insegna Intesa Sanpaolo. Il passaggio, a livello nazionale, interesserà circa mille filiali e nella nostra provincia toccherà circa 140mila correntisti.

La migrazione chiude per certi versi un’epoca. E porta a compimento l’operazione, lanciata a sorpresa il 17 febbraio del 2020 da Carlo Messina, che vide il primo gruppo bancario italiano (Intesa Sanpaolo) «mangiarsi» la terza banca del Paese (Ubi) dopo una combattuta offerta pubblica di acquisto e scambio chiusa con successo lo scorso 20 luglio.

L’ultima assemblea. Il via verrà dato domani quando è in programma l’ultima assemblea di Ubi Banca al termine della quale diventerà operativa la fusione per incorporazione. Da lunedì 12 aprile anche il marchio Ubi cesserà formalmente la sua operativita.

Istruzioni per l’uso. Le istruzioni sono state recapitate per lettera nei giorni scorsi, anche se molti correntisti si sono recati in filiale per avere rassicurazioni. Per ora a cambiare sarà solo l’Iban: gli accrediti di stipendio, le pensioni, nonché i pagamenti delle utenze domiciliate verranno ricondotti al nuovo codice in automatico. Mentre i correntisti dovranno comunicare il nuovo identificativo bancario nel caso di bonifici in entrata (anche se per 12 mesi tutti gli accrediti che perverranno con vecchio Iban verranno reindirizzati automaticamente al nuovo conto). Intesa Sanpaolo rassicura: tutte le linee di credito saranno mantenute, il nuovo conto avrà le stesse condizioni (o migliorative).

Le tappe della migrazione. L’obiettivo è dichiarato: non creare disagi alla clientela. Nella lettera inviata è spiegato come da domani tutte le filiali interessate al passaggio chiuderanno alle 12.30; mentre a partire dalle ore 8 sempre di domani «non sarà progressivamente possibile usare l’internet banking»; da lunedì 12 aprile l’internet banking tornerà a funzionare con le nuove istruzioni trasmesse dalla banca. Nel corso del fine settimana potranno altresì verificarsi interruzioni del servizio agli sportelli automatici Ubi.

Il nodo dipendenti. L’operazione interesserà anche i 1.423 dipendenti bresciani (a fronte di un totale di oltre diecimila) che passeranno a Intesa SanPaolo (i 987 di Ubi, quelli di Ubi-Ispb, di Ubiss, di Iw Bank, di Ubi Factor e di Ubi leasing). Azienda e sindacati si sono dati tempo fino a lunedì per raggiungere un accordo sul passaggio. I 50 giorni di tempo per la conclusione della trattativa sono scaduti il 2 aprile e le parti hanno convenuto per una proroga al 12. In ballo ci sono l’applicazione delle regole sui ruoli professionali, la mobilità, il part-time, i buoni pasto, il contributo per i familiari di disabili, l'orario di lavoro e la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, i circoli ricreativi, la previdenza complementare, l'assistenza sanitaria, il pacchetto giovani, le agevolazioni finanziarie.

Le insegne restano. Niente cambio immediato delle insegne come avvenne lo scorso febbraio con la migrazione delle filiali Ubi a Bper. La rimozione dei loghi avverrà progressivamente perché Ubi «è già da tempo marchio del gruppo» ricordano da Intesa. Dal 12 aprile a Brescia sarà operativa anche la Direzione Lombardia Sud che avrà come quartier generale l’11esimo piano di Palazzo Gregotti di via Cefalonia 74, sarà competente anche sui territori di Pavia, Lodi, Cremona e Mantova; e sarà guidata da Marco Franco Nava, attuale direttore generale della Mat Brescia Nord Est Ubi e a cui va il nostro in bocca al lupo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato