Turismo del vino, nasce il portale che unisce territori e viaggiatori

L’iniziativa è opera di Ascovilo. Giovanna Prandini: «Non una vetrina, ma un ecosistema integrato»
Il vino al centro della promozione del territorio
Il vino al centro della promozione del territorio
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Unire territori, imprese e viaggiatori in un’unica piattaforma digitale, moderna e accessibile: è questa la sfida lanciata da Ascovilo, realtà che riunisce i consorzi lombardi di tutela dei vini a denominazione (Docg, Doc e Igt), tra cui i bresciani Consorzio Valtenesi, Lugana, Valcamonica, Montenetto e Botticino. Il progetto, ambizioso e visionario, porterà alla realizzazione del primo portale nazionale dedicato al turismo del vino, con la Lombardia regione pilota per sperimentare modelli innovativi di promozione territoriale.

Digitale per crescere

A guidare l’iniziativa è Giovanna Prandini, presidente di Ascovilo e imprenditrice agricola (è alla guida della Perla del Garda), da sempre impegnata nella valorizzazione delle eccellenze vitivinicole lombarde. Con uno sguardo rivolto al futuro ma radicato nella cultura dei territori, Prandini ha tracciato una rotta chiara: trasformare il digitale in un motore di crescita per le imprese, i territori e l’intera filiera della Dop economy.

Il progetto

«Questo progetto nasce per dare strumenti concreti ai nostri produttori e per creare nuove occasioni di incontro con viaggiatori, appassionati e turisti – spiega la presidente Giovanna Prandini –. Non vogliamo una semplice vetrina, ma un ecosistema digitale integrato capace di accompagnare l’utente dalla scoperta alla prenotazione di esperienze autentiche, costruite su misura in base al suo profilo. Ogni cantina avrà una pagina dedicata, sistemi di contatto e prenotazione, e una dashboard riservata con dati di mercato, buone pratiche e materiali formativi. La nostra idea di promozione è inclusiva, capillare e orientata al risultato».

Il portale

Alla guida scientifica del progetto è stata chiamata Roberta Garibaldi, esperta internazionale di turismo enogastronomico, già Ceo di Enit e vicepresidente del Comitato Turismo dell’Ocse. Il portale sarà sviluppato in collaborazione con Winedering, agenzia viaggi online verticale riconosciuta a livello internazionale, che garantirà una rete di prenotazione efficiente, integrata e già operativa. Ogni contenuto sarà prodotto in sinergia con i Consorzi di tutela, gli enti locali, i Gal e le Strade del Vino, che agiranno come redazioni territoriali, segnalando eventi, curando i contenuti e contribuendo alla costruzione di una narrazione autentica e distintiva.

I tempi

Nei prossimi mesi si entrerà nella fase operativa, con la mappatura dell’offerta enoturistica lombarda, la raccolta dei contenuti e lo sviluppo della piattaforma digitale, il cui primo rilascio è previsto entro la fine del 2025, in tempo per le Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026. L’obiettivo è poi aprire il progetto alle altre regioni italiane già a partire dal 2026, per fare rete e rafforzare l’attrattività nazionale sui mercati esteri.

Laboratorio di innovazione

«La Lombardia si conferma laboratorio di innovazione anche nel settore del vino – commenta l’assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia, Alessandro Beduschi –. Il progetto come valorizza le imprese, rafforza il legame tra vino e territorio e offre strumenti moderni a una filiera che è centrale per la nostra identità agricola».

Con il suo approccio strategico, partecipato e orientato all’impatto, Giovanna Prandini sta trasformando Ascovilo in un motore di cambiamento per l’enoturismo italiano, capace di unire tradizione e tecnologia, territorio e innovazione. Un progetto che parla di futuro, ma lo fa con le radici ben salde nella terra.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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