Thomas Zara: «Il Bitcoin è inclusivo e di rilievo, ma resta volatile»

Barbara Fenotti
Lezione aperta al campus dell’Università Cattolica di Brescia con il co-founder & managing partner di Arkadia Digital e con Marco Caldana, operation manager & bitcoin education lead
Bitcoin, una criptovaluta
Bitcoin, una criptovaluta
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I confini tradizionali della finanza si stanno ridefinendo a livello globale e in questa trasformazione il Bitcoin e gli asset digitali rivestono un ruolo sempre più significativo.

Opportunità di lavoro

«Quella dei Bitcoin è una industria che si sta sviluppando velocemente e potrebbe senza dubbio essere un settore, insieme a quello dell’Ai, molto interessante dal punto di vista delle opportunità lavorative» ha spiegato ieri Thomas Zara, co-founder & managing partner di Arkadia Digital Advisory, relatore insieme a Marco Caldana, operation manager & bitcoin education lead di Arkadia Digital Advisory, alla lezione aperta «Il divenire della finanza: Bitcoin e asset digitali», che si è svolta alla sede dell’Università Cattolica di via della Garzetta, a Mompiano.

Presenti tra il pubblico diversi studenti e studentesse delle facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali e di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative coordinate da Daniele Tessera e Alessandro Sbuelz. «Bitcoin rappresenta una svolta significativa nel sistema monetario basato sulla fiat money – è stato spiegato agli studenti dell’università –. Influenzato dalla Scuola austriaca di Economia e dal movimento Cypherpunk, si propone come una moneta digitale decentralizzata, con un’offerta limitata a 21 milioni di unità».

Sotto la lente

Messi a confronto, il Bitcoin e la moneta fiat rappresentano due visioni opposte del denaro e del controllo economico. Da un lato le valute fiat basate su una gestione centralizzata, che offre stabilità a breve termine e la possibilità di intervento durante le crisi economiche, ma porta con sé il rischio di inflazione e svalutazione nel lungo periodo.

Dall’altro Bitcoin, che si propone come un’alternativa decentralizzata e resistente all’inflazione, con una scarsità incorporata che ne tutela il valore, ma priva di meccanismi di stabilizzazione o protezione per affrontare i momenti di turbolenza economica.

«Come unità di conto l’elevata volatilità di Bitcoin rende difficile adottarlo come riferimento stabile per il prezzo di beni e servizi ma, come riserva di valore, offre un’alternativa anti-inflazionistica grazie alla sua offerta limitata, nonostante le oscillazioni di prezzo rimangano sfidanti – ha spiegato Zara –. Per le persone che vivono in paesi con economie emergenti, Bitcoin diventa uno strumento di inclusione finanziaria, offrendo una riserva di valore digitale e un mezzo di scambio che aggira le limitazioni e le incertezze delle valute locali».

Uno dei principali ostacoli allo sviluppo di Bitcoin è il cosiddetto «Blockchain Trilemma», paradigma secondo cui è complesso bilanciare sicurezza, decentralizzazione e scalabilità.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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