Economia

Techne fa le cose in grande, nuova sede e boom di investimenti a 1,8 milioni

Nel 2023 volano anche i ricavi a 8 milioni di euro, +17% sull’anno precedente. E oggi festeggia 15 anni
Dopo temperatura e umidità Techne vuole ampliare i propri servizi di accreditamento - © www.giornaledibrescia.it
Dopo temperatura e umidità Techne vuole ampliare i propri servizi di accreditamento - © www.giornaledibrescia.it
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Quanto può cambiare un’impresa in 15 anni di vita? Tantissimo eppure al contempo pochissimo. Si prenda il caso di Techne, azienda specializzata in metrologia con sede in via della Musia a Brescia, che in questo arco di tempo (è stata fondata proprio il 22 luglio del 2008 da Davide Peli e Alex Valentini) è riuscita a conquistarsi un ruolo di primissimo piano nel proprio settore.

«Nel 2023 chiuderemo con ricavi superiori agli 8 milioni di euro, in crescita del 17% rispetto all’anno precedente (era 6,8 milioni ndr) - spiega Davide Peli, presidente e ceo -, con 30 dipendenti e 1,8 milioni di investimenti». Ed è proprio addentrandosi in questo aspetto, quello degli investimenti, che si riescono a cogliere i cambiamenti, dei numeri e dell’estensione del business, ma al contempo si capisce la fedeltà dell’azienda bresciana a quell’essenza che si porta dietro fin dalla sua nascita.

«Abbiamo avviato l’iter per estendere entro il 2024 l'accreditamento Accredia (unico ente di certificazione nazionale designato dal governo italiano ndr), che già abbiamo su temperatura e umidità, anche alla grandezza della pressione - annuncia -. Ciò sarà possibile grazie a uno sforzo economico di oltre 700mila euro, cifra che comprende sia un nuovo macchinario per tarature si sensori di pressione fino a 5mila bar, sia la richiesta di accreditamento sia un processo di almeno 6/8 mesi per studiare e caratterizzare la strumentazione che abbiamo acquistato».

L'amministratore delegato Davide Peli - © www.giornaledibrescia.it
L'amministratore delegato Davide Peli - © www.giornaledibrescia.it

I due cardini della Techne sono infatti «l’utilizzo delle migliori apparecchiature presenti sul mercato e la conoscenza approfondita del macchinario che utilizziamo - evidenzia Peli (è anche presidente nazionale dei Giovani Imprenditori di Confartigianato) -. Noi non acquistiamo uno strumento e lo usiamo semplicemente così come ci arriva: dobbiamo capire come è fatto, quali sono i suoi limiti e soprattutto come sfruttarlo al meglio delle potenzialità».

Clienti

Questo è l’approccio che ha permesso all’azienda di conquistare più di 2.800 clienti, con un turnover di 800 all’anno, e circa 6mila quelli incontrati nel corso della sua storia, in settori quali il manifatturiero, il farmaceutico, l’aerospaziale o la difesa. «Ciò che ci contraddistingue è la precisa volontà di applicarla medesima dedizione sia al grande sia al piccolo partner». Metodologia che verrà applicata anche all’altro grande acquisto previsto per il 2023, una seconda macchina per la tomografia che si aggiunge a quella già installata. «Sarà però più grande, per l’analisi di pezzi fino a 50 chili - sottolinea il ceo -, uno strumento fondamentale per esempio per il comparto automotive».

Taratura e misurazione per conto terzi sono quindi il core business di Techne (offre anche servizi di modellazione Cad e testing sui prodotti finali) che, parafrasando Galileo Galilei, vuole misurare ciò che è misurabile e rendere misurabile ciò che non lo è.

A Rezzato

«Nel 2025 inaugureremo anche la nostra nuova sede a Rezzato in via Prati, un luogo dove la cultura per la metrologia vogliamo trovi casa, per noi e anche per i giovani - evidenzia -. Perché oltre a puntare all’efficienza energetica con geotermico e il progetto di costruire una comunità energetica, all’estrema precisione delle nostre misurazioni e all’incremento costante delle competenze vogliamo provare proprio a coinvolgere le nuove generazioni». Anche a tal fine perciò il futuro quartiere generale di Techne ospiterà anche un’aula magna da 60 posti.

Un percorso, quello che guarda ai giovani, confermato anche dalla collaborazione con l’Università degli Studi di Brescia all’interno del progetto C-Lab. Ciò ha portato l’azienda guidata da Peli a diventare cofondatrice di Prospecto, startup che sta sviluppando un sistema di misura di precisione in ambito agricolo e che è nata proprio dall’esperienza dei C-Lab in Statale.

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