Sportelli bancari: 30mila bresciani privi di filiale nel proprio Comune
L’ultimo aggiornamento sulle filiali bancarie in provincia di Brescia, al 2 maggio 2023, somma 661 sportelli, un dato che, ironia della sorte, è pressoché analogo a quello registrato, nella serie storica di Banca d’Italia, alla fine del 1998.
In questi 25 anni, le banche hanno dapprima aperto filiali e, poi, successivamente chiuso gli sportelli. Gli sportelli bancari, in provincia di Brescia, sono aumentati costantemente, arrivando a superare quota 900 nel 2007 e restando sopra questa soglia fino al 2014. In quegli anni si tocca, nel 2011, il «tetto» di 978 sportelli aperti. Poi, da allora, si registra una riduzione costante delle filiali e le banche chiudono un terzo degli sportelli in un decennio.
Senza una filiale 30 Comuni
Alla fine del 2022, i 661 sportelli bancari presenti in provincia di Brescia sono distribuiti in 174 dei 205 Comuni, con quindi una trentina di comuni, piccoli e piccolissimi e non solo, privi di una filiale bancaria. Sempre meno e sempre più concentrati quelli che restano, con ben 141 sportelli, oltre il 21%, nel Comune Capoluogo. Peraltro sono una decina i comuni bresciani che contano 10 o più filiali bancarie, con Desenzano del Garda (20) e, con 13 sportelli attivi, Chiari, Palazzolo sull’Oglio, e Rovato, che precedono Montichiari (12), Salò (11) e, con 10 filiali, Darfo Boario Terme e Lumezzane.
Il raffronto
Considerando che, almeno fino al 2022, molti piccolissimi comuni avevano ancora almeno uno sportello e, tra questi, Valvestino, che conta solo 167 abitanti. Rispetto al periodo pre pandemia, la fine del 2019, gli sportelli bancari in Provincia sono diminuiti di 76 unità, grosso modo il -10% in tre anni, con altri tre comuni (Corzano, Lozio e Muscoline) rimasti senza banca, che portano a 31 il gruppo dei centri privi di sportelli.
Tra questi sono tre i comuni superano i 2 mila abitanti: Ome, Muscoline e Berzo Inferiore e, complessivamente, sono quasi 30 mila i bresciani che non possono contare su una banca nel proprio comune di residenza. Una quota ancora modesta, poco oltre il 2% della popolazione provinciale. Niente a che vedere con la quota più che tripla che si registra nel Belpaese. Sono, infatti, 4.902 i comuni della penisola che, alla fine del 2021, non hanno neanche uno sportello bancario nei propri confini.
Numeri comunque destinati a crescere in particolare nei 61 Comuni bresciani nei quali è rimasto un solo sportello. Negli ultimi anni il sistema bancario ha ridotto significativamente la sua presenza fisica sul territorio per una molteplice serie di fattori. Innanzitutto l’avvento di Internet e dell’home banking ha spinto gli istituti di credito a chiudere sportelli e a spostare online una grossa parte dei servizi offerti.
Media nazionale
Le banche italiane, poi, hanno definito la presenza territoriale degli sportelli in funzione dell’attività economica delle imprese nel territorio e non in funzione della maggiore o minore popolazione. Così Brescia, nonostante la riduzione degli sportelli dal 2011, in ragione del suo peso economico, alla fine del 2022, conta ancora 52,7 sportelli per ogni 100.000 abitanti, a fronte dei 35 presenti nella media nazionale. Numeri, tuttavia, destinati a ridursi ulteriormente, vedendo le prime stime nel 2023, come pure il ruolo sociale che le banche, anche attraverso un progressivo disimpegno sui territori. La riduzione delle filiali sta creando e creerà non pochi danni alla clientela. Basta pensare agli anziani, che hanno scarsa dimestichezza con gli strumenti digitali.
Peraltro anche le banche sono molte di meno, frutto della progressiva aggregazione tra grandi gruppi e banche più piccole: dai 706 istituti di credito del 2012 si è passati ai 439 nel 2022. Vuol dire 267 banche in meno (-37,8%) dal 2012 al 2022.
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