Economia

Se alla Bonomi Industries il pranzo in mensa costa 50 centesimi

I lavoratori possono prenotare il pasto anche con un’app. «Chiediamo solo un contributo contro lo spreco alimentare»
La sede di Bonomi Industries a Mazzano - © www.giornaledibrescia.it
La sede di Bonomi Industries a Mazzano - © www.giornaledibrescia.it
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Secondo una ricerca di Altroconsumo, almeno un terzo dei lavoratori italiani spende in media per ogni pausa pranzo più di 9 euro, quindi in un anno oltre 2mila euro (dati ACmakers, ottobre 2022). La cifra non è da poco, considerato il caro-vita che secondo l’Istat solo per gli alimentari è lievitato del 13%. A Brescia qualche azienda sta reagendo all’anomalia inflattiva, chi con premi in busta paga, chi offrendo servizi nel suo pacchetto welfare. Alla Bonomi Industries di Mazzano, realtà che produttrice di valvole a sfera in ottone e attuatori di qualità per diverse applicazioni, il sostegno ai 170 dipendenti passa da un nuovo servizio mensa, garantito al costo di 50 centesimi al pasto.

Il punto

Lo spazio è aperto dallo scorso mese di marzo ed è stato ricavato in una palazzina di recente costruzione, realizzata nei lavori di ampliamento del sito produttivo di via Padana Superiore. Nella moderna mensa, che accoglie in media 120 persone ogni giorno, uomini e donne impegnati tra produzione e uffici possono prenotare il pasto attraverso una app dedicata, e per chi preferisce farlo direttamente sul posto è stato installato un «totem» interattivo.

«Chiediamo un contributo simbolico per incentivare la lotta allo spreco alimentare - spiega Luciano Bonomi, ceo dell’omonima impresa -. Il sistema della pausa pranzo è stato costruito valutando le preferenze dei nostri collaboratori, partecipi nella scelta del fornitore dei pasti. Siamo partiti da cinque candidati per arrivare al preferito, valutato in base a qualità, igiene e presentazione del cibo. Con la realtà ritenuta migliore è stato stipulato un contratto annuale».

Il gruppo

La sede di Mazzano di Bonomi Industries (parte della holding privata Hadron costituita nel 2018 nel processo di riorganizzazione delle ex Rubinetterie e utensilerie Bonomi) è la colonna portante di un gruppo che nel 2022 ha prodotto otto milioni di valvole e fatturato 62 milioni di euro, in crescita del 20% rispetto ai 51 milioni del 2021.

La presenza e la riconoscibilità del marchio nel mondo sono garantite anche dalle due filiali aperte tra gli Stati Uniti e il Giappone: la prima a Shakopee, nello stato del Minnesota, con 12 collaboratori tra commerciali e operatori, la seconda a Tokyo, con carattere commerciale e un operatore. Le valvole a sfera per il controllo dei flussi e gli attuatori (dispositivi che garantiscono l’apertura e la chiusura automatica della valvola) di Bonomi Industries riforniscono un mercato quasi esclusivamente internazionale, di cui l’Italia copre meno dell’1%.

Le destinazioni principali sono Stati Uniti e Canada, e Germania, con i due paesi nord americani che assieme ne assorbono il 39% e la locomotiva tedesca a quota 30%.

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