Economia

Sabaf, l'utile fa un balzo del 71%: la cedola sale a 0,6 euro

La società di Ospitaletto non ha nessuna esposizione diretta con i mercati russo e ucraino. Fissata al 28 aprile l’assemblea
Il quartier generale di Sabaf a Ospitaletto - Foto New Reporter Nicoli  © www.giornaledibrescia.it
Il quartier generale di Sabaf a Ospitaletto - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
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Il bilancio 2021 andrà senza dubbio negli annali di Sabaf per via degli ottimi risultati registrati dal gruppo di Ospitaletto, tra i primi produttori mondiali di componenti per elettrodomestici. Ieri il Consiglio di amministrazione ha approvato i risultati consolidati dello scorso anno con un aumento dei ricavi del 42,4%, raggiungendo la quota record di 263,3 milioni mentre l’utile netto è stato di 23,9 milioni, in crescita del 71,2% rispetto ai 14 milioni del 2020.

Va inoltre tenuto conto che negli ultimi dodici mesi, Sabaf ha investito 23,8 milioni (contro i 17,3 milioni del 2020), di cui circa 4 milioni di euro in anticipo rispetto a quanto previsto nel piano dindustriale.

«Il gruppo - recita una nota della società - sta perseguendo con successo e in anticipo rispetto agli obiettivi la strategia di crescita organica delineata nel piano industriale 2021-2023, che punta sul rafforzamento delle relazioni tecniche e commerciali con alcuni dei maggiori player globali, la crescente internazionalizzazione e lo sfruttamento delle sinergie con le società di più recente acquisizione. Nel 2021, la domanda è stata solida in tutti i mercati, con picchi particolarmente elevati nel corso del primo semestre». Alla luce dei risultati, il Cda ha deciso di proporre agli azionisti la distribuzione di un dividendo ordinario lordo di 0,60 euro per azione, in crescita dagli 0,55 euro di un anno fa. Lo stacco della cedola è previsto per il 30 maggio e la data di pagamento è fissata per il 1 giugno. L’ultima parola ora spetta all’assemblea dei soci convocata in un’unica data il 28 aprile alle 10,30.

Il piano e le stime

Per il 2022, il gruppo bresciano guidato da Pietro Iotti prevede ricavi in un range compreso tra i 275 e i 280 milioni di euro, in crescita del 5-6% rispetto al 2021, e una redditività in linea con i valori medi storici.

«I dati consuntivi potrebbero discostarsi dalle previsioni a seguito degli impatti del recente conflitto tra Russia e Ucraina, la cui evoluzione è difficilmente prevedibile - prosegue il comunicato - in merito, si segnala che il gruppo Sabaf ha un’esposizione diretta non significativa verso tali mercati». Sabaf ritiene inoltre di poter mitigare gli effetti delle forti tensioni sui prezzi dell’energia elettrica, del gas, delle materie prime e delle criticità nella logistica globale grazie al footprint produttivo internazionale e alle azioni adottate. In particolare, sono stati aggiornati i listini di vendita e sono stati parzialmente fissati i prezzi di acquisto per le forniture future.

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