AI protetta alle pmi: la sfida della startup bresciana AI Wonder

Anita Loriana Ronchi, Roberto Ragazzi
L’attività, specializzata nella formulazione di soluzioni sull’intelligenza artificiale, si pone come obiettivo la protezione dei dati d’impresa
L'obiettivo è aumentare la produttività dell'IA - © www.giornaledibrescia.it
L'obiettivo è aumentare la produttività dell'IA - © www.giornaledibrescia.it
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Non passa giorno che non si parli di intelligenza artificiale, ma pochi hanno la formula magica per applicarla alle imprese. Gli studi italiani stanno mettendo a fuoco questa realtà cercando di capire i reali vantaggi aziendali. I risultati di queste indagini sono poco confortanti: ad oggi sono poche le imprese che stanno sperimentando con soddisfazione soluzioni di intelligenza artificiale e se lo fanno, concentrano i budget su marketing e vendite.

Quale strategia adottare? Una prima risposta arriva da una startup innovativa bresciana: AI Wonder società specializzata nella fornitura di soluzioni AI bastate su sistemi completamente locali e autonomi per le aziende, garantendo la salvaguardia completa dei dati trattati e del segreto industriale.

L’ingresso nell’azionariato

Recentemente il manager Walter Riviera, ex Intel, è entrato nella compagine societaria di AI Wonder, assumendo sin da subito un ruolo operativo. Da otto anni Artificial intelligence lead technical director di Intel per l’area Emea, dove ha gestito progetti dal Sudafrica alla Norvegia, passando per Dubai, Berlino e Londra, Riviera è oggi una delle figure più riconosciute nel panorama dell’Intelligenza artificiale europea.

Esperto di AI generativa e relative tecnologie e infrastrutture, è anche uno dei divulgatori più attivi in Italia su argomenti legati ad Intelligenza artificiale e innovazione, con un approccio che unisce competenza tecnica e chiarezza comunicativa. La sua visione è stata riconosciuta da Forbes come «una delle più lucide e concrete nel caos attuale dell’Intelligenza artificiale».

Obiettivi

L’ingresso di Riviera nella società rappresenta un passo decisivo per AI Wonder, che intende rafforzare ulteriormente la propria vocazione: costruire tecnologie AI che garantiscano sicurezza, proprietà del dato e indipendenza da infrastrutture estere. Tanto più ai giorni nostri, quando lo stesso direttore Microsoft ha sollevato un allarme, confermando (in una audizione ufficiale al Senato francese) che il governo statunitense può accedere ai dati conservati su suolo europeo in tutti i data center di proprietà di aziende americane, compresi i dati del governo francese. Una notizia shock, rimbalzata sulle testate internazionali negli ultimi giorni: le Big Tech americane, da Microsoft ad Amazon, passando per OpenAI (ChatGpt), non sono in grado di garantire l’inviolabilità dei dati degli utenti europei, neppure quando si tratta di istituzioni pubbliche.

Walter Riviera si assumerà dunque il compito di ridefinire il perimetro di azione della startup bresciana. L’esperto lavorerà fianco a fianco con i fondatori Nicola Mondinelli e Francesco Francesconi allo sviluppo prodotti e nei già numerosi progetti in corso. «In un momento storico in cui anche i giganti dell’informatica ammettono di non poter più garantire la privacy del dato – si legge in una nota aziendale –, AI Wonder rilancia da Brescia un modello di tecnologia etica, trasparente e locale, con l’obiettivo di portare un’Intelligenza artificiale a misura d’impresa in tutta Italia e perché no... Europa».

I soci storici

AI Wonder, ricordiamo, ha preso forma dalla sinergia tra le bresciane Scao Informatica e Cloudbits Solutions, la prima società di ingegneria industriale e consulenza gestionale e la seconda parte dei colossi Buffoli Industries e di Gruppo Grazioli, che progetta e realizza soluzioni fruibili via web o device dedicati nel campo della realtà aumentata e virtuale.

L’azienda ha come mission la promozione di un’Intelligenza artificiale senza rischi per la sicurezza dei dati, garantendo al tempo stesso conformità normativa e indipendenza tecnologica, per rispondere alle sfide della regolamentazione europea e alle esigenze delle imprese.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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