Polieco Group, futuro più «green» con il parco fotovoltaico
Il futuro di Industrie Polieco - M.P.B. è sempre più green. Da ottobre è infatti in funzione nello stabilimento di Cazzago San Martino il nuovo parco fotovoltaico da 350 kWp.
Con tale ampliamento l’azienda può contare ora su 4mila moduli, per una potenza complessiva di 1.300 kWp. Ma non finisce qui: entro il primo trimestre l’impianto sarà ulteriormente ampliato con altri 350 kWp.
L’obiettivo è quello di raddoppiare nel biennio 2022-2023 la produzione da rinnovabili, per coprire il 10% dello stabilimento di Cazzago. La produzione annua stimata sarà di 2,2 GWh. E con lo sguardo rivolto al futuro, ma i piedi ben piantati per terra, l’azienda indossa una nuova «veste» e costruisce una nuova identità, simbolo di quel connubio tra tradizione e innovazione che ha consentito al gruppo di percorrere con successo oltre quattro decenni di storia.
La storia
Tutto inizia nel 1977, quando nasce M.P.B. per intuizione di Luigi Tonelli, attualmente alla guida della capogruppo, che entra nel mondo della plastica con un’idea allora pionieristica: rigenerarla e riutilizzarla. Oggi è il più grande compoundatore europeo di polietilene e polipropilene e realizza materie prime utilizzate nel rivestimento anticorrosivo esterno dei tubi in acciaio usati per i principali gasdotti, oleodotti e acquedotti mondiali, passando anche per gli adesivi per strutture multistrato barriera, i pannelli multistrato per l’edilizia decorativa con lastre di alluminio e i compatibilizzanti per compounds. Il suo mercato è oggi internazionale, e si estende dall’Europa al Nord Africa, Africa Occidentale e Sud Africa, Medio Oriente, Sud Est asiatico e le Americhe.
Nel 1992 la storia di M.P.B. si lega poi a quella del gruppo: con l’obiettivo di integrare a valle il processo produttivo, Tonelli acquisisce infatti Polieco Group che si evolve in un’altra realtà aziendale che ha come core business la produzione di tubi corrugati per il settore edile ed elettrico e chiusini stradali KIO, in materiale composito.
In questo modo Polieco Group amplia il proprio raggio d’azione e migliora la propria capillarità, aprendo altre filiali in Francia, Spagna, Grecia e Slovacchia. A sostenere la crescita del gruppo, ci pensano da sempre gli investimenti in ricerca e sviluppo, indispensabili per anticipare la domanda del mercato di soluzioni sempre più sicure e tecnologiche. Sicurezza, salute, sostenibilità e standard etici elevati sono infatti i pilastri fondanti per il gruppo di Cazzago San Martino.
Ecco allora che la nuova «veste» della srl nasce proprio dalla consapevolezza di voler valorizzare e rafforzare l’identità del gruppo, consolidandone la storicità e proiettandolo sempre più nel futuro. Direttive che hanno guidato il progetto e hanno portato il Polieco Group verso la definizione di un nuovo logo per la holding, con tanto di restyling dei marchi anche delle due divisioni, Polieco Group e M.P.B. appunto. Del resto, i numeri della srl di via Enrico Mattei sono decisamente buoni.
I numeri
Nel 2021 il fatturato consolidato ha quasi toccato quota 150 milioni di euro (per la precisione 149,8, contro i 115 del 31 dicembre 2020, pari a un +29,23%) di cui il 64% realizzati in Italia. Nello stesso esercizio, l’utile è stato di circa 8 milioni (7,979). Migliorano gli indici di solidità ed equilibrio patrimoniale, mentre cala un po’ l’indice di redditività. I dipendenti sono stabili a quota 393.
Per quanto riguarda infine l’attività svolta dal gruppo nei mesi a venire, la proprietà ritiene che ci siano buone prospettive per una sostenuta domanda delle sue produzioni, anche a seguito della realizzazione dei piani previsti dal Recovery fund. Inutile dire che su tutto, però, pesano le incertezze legate ai costi energetici e delle materie prime.
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