Economia

Nuovo Consiglio d’amministrazione per il Consorzio Franciacorta

Daniele Piacentini
Nei prossimi giorni la prima seduta con la nomina del presidente che sarà chiamato a succedere a Silvano Brescianini
Il cda del Consorzio Franciacorta - © www.giornaledibrescia.it
Il cda del Consorzio Franciacorta - © www.giornaledibrescia.it
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Consorzio Franciacorta in assemblea ieri, a Erbusco. I soci (oltre 150 quelli presenti) hanno eletto i diciotto componenti del Cda, scelti nelle tre categorie che fanno parte appunto del Consorzio.

Per il gruppo dei «viticoltori», oltre al presidente uscente Silvano Brescianini, nominati Pierangelo Bonomi, Laura Gatti, Gianluigi Nembrini e Gualberto Ricci Curbastro. Per i «vinificatori» spazio invece a Cesare Bosio, Francesca Faccoli, Francesca Moretti e Alessandro Schiavi. Infine, gli «imbottigliatori»: Lucia Barzanò, Roberta Bianchi, Loris Biatta, Luigi Biolatti, Ezio Maiolini, Emanuele Rabotti, Giuseppe Vezzoli, Maurizio Zanella e Arturo Ziliani. Da questi nomi uscirà il presidente che guiderà il Consorzio Franciacorta per il triennio 2025 - 2028. Il nome più gettonato, nei rumors della vigilia, resta quello di Emanuele Rabotti, della cantina Monte Rossa di Cazzago San Martino.

I tempi

La decisione sarà comunque presa, nei prossimi giorni, durante la prima riunione del nuovo Consiglio di amministrazione, che raccoglierà il testimone dal gruppo di lavoro che per sei anni si è raccolto attorno a Silvano Brescianini.

Il presidente uscente ha aperto l’assise riassumendo i momenti più significativi del suo duplice mandato - uscito più che positivamente dal periodo del Covid 19 - e sottolineando le sfide e i traguardi raggiunti nel corso degli anni, tracciando un bilancio del lavoro svolto e delineando alcune priorità per il futuro. «È stato un onore e un’esperienza formativa straordinaria», ha detto Brescianini, «anche per l’impegno di tutti i collaboratori, consiglieri, vicepresidenti e al collegio sindacale, che non posso che ringraziare per il lavoro svolto e la dedizione dimostrata. Auguro un ottimo lavoro al mio successore, con fiducia e ottimismo, per il futuro di Franciacorta».

Brescianini ha poi voluto ripercorrere i «35 anni di storia del Consorzio, dal 1990 ad oggi. Ricordo i risultati raggiunti grazie all’impegno collettivo dei produttori, alla visione condivisa e alla determinazione nel promuovere un modello qualitativo e distintivo«, impreziosito da partnership prestigiose come quelle con Michelin Italia e Usa, Camera della Moda e 1000 Miglia Porsche, che «hanno contribuito a fare di Franciacorta un fenomeno non solo economico, ma anche culturale e sociale».

Rivendicata infine «l’importanza delle attività di tutela delle denominazioni, il rafforzamento della struttura interna del Consorzio, lo sviluppo della ricerca, in particolare sulla biodiversità funzionale e l'avvio di una nuova area dedicata a territorio, giovani e formazione».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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