Nell’agricoltura 4.0 le piovre seminano e le mucche si fanno la pedicure da sole
I passi avanti dell’Agricoltura 4.0, quella in cui macchine e robot determinano i risultati d’impresa, sono cosa scontata per gli addetti ai lavori, ma non lo sono per nulla per chi il settore primario del ventunesimo secolo non è abituato a frequentarlo.
Nell’immaginario collettivo dei «non agricoli» il contadino è ancora un artigiano della terra che rastrella il fieno, munge la mucca con mani e secchio, e armeggia in stalle che profumano di fieno.
Oggi però lo stile delle aziende agricole degli anni Ottanta è sparito, e Fazi - la Fiera agricola e zootecnica - nella sua grande vetrina del Centro fiera di Montichiari rappresenta perfettamente gli enormi passi avanti compiuti dal settore negli ultimi tre decenni.
Tecnologia
Ci sono trebbiatrici e trattori giganti con ruote alte più di un uomo, macchine addette alla semina che paiono grandi piovre, e poi mungitrici robotizzate, botti di metallo per il raffreddamento del latte, costruttori di capannoni, pulitori e svuotatori di vasche, realizzatori di condotte di irrigazione, produttori di foraggi, venditori di silos e barriere anti-cinghiale, venditori di serbatoi flessibili con portate di 2.000 metri cubi, e perfino gli specialisti di soluzioni contro l’insediamento di topi nelle stalle.
Luci rosse e cucine nei campi
Una delle cose che ha attirato di più la nostra attenzione nel corso del lungo giro tra gli stand di Fazi sono stati i manifesti con le immagini di stalle fotografate di notte, avvolte in una luce rossa. Non potevamo che fermarci a chiedere una spiegazione e il rappresentante dell'impresa ci ha raccontato come la luce rossa non sia percepita dall’occhio dei bovini e di come allora il suo uso sia virtuoso di notte perché non disturba il sonno degli animali e gli operatori possono entrare nelle stalle, al bisogno, senza creare problemi.
Non meno curioso è stato vedere la così detta «cucina dei campi», cioè un carro con funzionamento al 100% elettrico, capace di preparare una miscela alimentare equilibrata per mucche e vitelli dopo l’inserimento nella sua vasca di trinciato, farina, soia e quant’altro desiderabile.
Attenzione al benessere animale
Le moderne attenzioni al benessere animale si scorgono ormai in molte aree. All’uscita dal padiglione principale sono proposte grandi spazzole «a secco» contro cui i bovini e i cavalli si possono strusciare per pulirsi il pelo e stimolarsi la pelle, mentre all’ingresso del padiglione 5 ci si trova di fronte a uno strumento strano di cui nessun non addetto ai lavori potrebbe intuire l’utilità: la cattura dell’animale. Si tratta di una sorta di gabbia in cui con metodo non cruento si immobilizza l’animale per consentire la pulizia degli zoccoli, operazione fondamentale, da eseguire ogni settimana, perché una mucca infastidita in quella parte riduce drasticamente la sua capacità produttiva. La «cattura» idraulica si occupa addirittura del sollevamento delle zampe una alla volta.
Una parte importante della proposta è rappresentata dagli strumenti per auto-produzione di energia. Ci sono progettisti, costruttori e operatori specializzati nella messa in opera di impianti per il bio gas e il fotovoltaico elettrico. Di pari passo con l’attenzione al benessere animale sono una della novità più ricercate dell’ultimo decennio, da un paio d’anni, spinte dal caro energia, soluzioni a cui sempre più aziende guardano con interesse.
@Economia & Lavoro
Storie e notizie di aziende, startup, imprese, ma anche di lavoro e opportunità di impiego a Brescia e dintorni.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato










