Economia

Nel 2023 la Borsa spinge i risparmi dei bresciani: più 10 miliardi di euro

La crescita è stata del 13,4%. Giù però i soldi in banca e i prestiti concessi
I risparmi dei bresciani hanno superato gli 83 miliardi di euro nel 2023
I risparmi dei bresciani hanno superato gli 83 miliardi di euro nel 2023
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Il 2023 è stato un anno decisamente complicato per le famiglie italiane. Tra carovita, boom dei prezzi energetici e inflazione, gli shock sui conti correnti sono stati forti. Nonostante ciò l’anno scorso nel Bresciano i risparmi sono cresciuti di circa 10 miliardi, così come ad aumentare è stato il numero dei conti correnti complessivi. A questi dati però fa da contraltare il calo dei depositi: ciò è verosimilmente da leggersi alla luce di una maggiore propensione dei bresciani agli investimenti finanziari. Infine in diminuzione anche i prestiti bancari delle famiglie. Questo è il quadro complessivo che emerge dall’analisi presentata ieri a Milano dalla Federazione autonoma bancari italiani (Fabi), il sindacato dei lavoratori di banca.

Trend lombardo

Come si diceva, stando ai numeri Brescia ha visto crescere notevolmente i risparmi dei suoi residenti, che sono passati da 73,2 miliardi di euro nel 2022 a poco meno di 83 miliardi nel 2023, con un incremento del 13,4%, pari a 9,8 miliardi. Un dato tendenzialmente in linea con il trend della Lombardia, dove l’aumento medio è stato del 12,3%, per un totale di oltre 800 miliardi di euro di risparmi delle famiglie: si tratta di una crescita di 88,1 miliardi.

Scendendo nel dettaglio del dato provinciale si scopre come questo incremento sia stato sostenuto principalmente dalla crescita degli investimenti in azioni, bond e titoli di Stato, aumentati del 25,5% e passati da 20,3 miliardi a 25,5 miliardi (+5,2 miliardi). Pure i fondi d’investimento hanno fatto registrare un significativo balzo in avanti (+23,9%), salendo da 22,9 a 28,3 miliardi (+5,5 miliardi). Su del 13,8% anche i titoli in gestione, passati da 1,9 miliardi nel 2022 a 2,1 miliardi nel 2023 (+0,3 miliardi). Tuttavia i depositi hanno fatto registrare una leggera diminuzione, -3,9% che si è tradotto nella flessione da 28,1 a 27 miliardi (-1,1 miliardi).

Ftse Mib

E sono proprio questi dati a restituire quella che potrebbe essere la motivazione di tale inaspettato aumento. A fronte di un calo dei depositi, minati da carovita e inflazione, i risparmi complessivi sono aumentati grazie alla spinta del mercato azionario: nel corso del 2023 il Ftse Mib ha fatto registrare un +28%, in linea con l’incremento del «portafoglio azionario» dei bresciani. Anche la Fabi, con le parole del segretario generale nazionale Lando Maria Sileoni, conferma tale lettura: «I dati dimostrano che il risparmio continua a essere uno degli asset più importanti sui quali poggia la ricchezza degli italiani. Il doppio volto del risparmio dimostra però che la liquidità depositata ha un grande valore in sé ma rappresenta, con i tassi ormai fermi, una perdita di guadagni e opportunità che merita di essere contrastata da scelte finanziarie oculate ma redditizie».

Sotto tale luce è perciò da leggersi la crescita dei conti correnti nel Bresciano, saliti a 119.818 rispetto ai 108.254 del 2022 (+10,68%). Notizie negative, sebbene non drammatiche e soprattutto da leggersi alla luce dei già citati problemi che hanno colpito le famiglie nel 2023, giungono sul fronte dei prestiti erogati dalle banche: Brescia ha fatto registrare il calo più significativo in regione (-1,4%, media lombarda -0,8%), passando da 13,61 miliardi di euro nel 2022 a 13,42 miliardi nel 2023, con una riduzione di 193 milioni. 

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