Economia

Cos’è il Mercosur e perché si parla dell’accordo con l’Europa

L’approvazione definitiva rinviata a gennaio. Meloni: «Il Governo italiano è pronto a sottoscrivere l’intesa non appena verranno fornite le risposte necessarie agli agricoltori»
Campi di mais nella Bassa bresciana - © www.giornaledibrescia.it
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In Europa si torna a parlare dell’accordo con il Mercosur. A Bruxelles migliaia di agricoltori sono in rivolta per l’intesa commerciale tra l’Unione europea e i paesi del Sud America. E intanto Francia e Italia prendono tempo. 

Ma cos’è il Mercosur? E perché è importante l’accordo con l’Europa? Stiamo parlando del «Mercato comune del Sud», un’organizzazione economica sudamericana istituita nel 1991 da Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay. Al momento la presidenza di turno è del Brasile. Il Venezuela, che ha aderito ufficialmente all'Unione nel luglio 2012, è stato sospeso dall'adesione nel 2017, mentre nel dicembre del 2012 è stato firmato il Protocollo di adesione della Bolivia, che è in attesa di ratifica. 

I dati commerciali

L’Ue è il secondo partner commerciale (dopo la Cina e prima degli Stati Uniti) del Mercosur per quanto riguarda lo scambio di merci. Nel 2024, l'Unione europea rappresentava il 16,8% degli scambi commerciali totali del Mercosur. Nello stesso anno le esportazioni dell'Ue verso i quattro paesi del Mercosur ammontavano a 53,3 miliardi di euro, mentre le esportazioni del Mercosur verso l'UE hanno toccato i 57 miliardi di euro.

Lo scorso anno le maggiori esportazioni del «Mercato del Sud» verso l'Unione europea sono state i prodotti agricoli (42,7% delle esportazioni totali), i prodotti minerali (30,5%) e la cellulosa e la carta (6,8%).

I negoziati Ue-Mercosur

I negoziati UE-Mercosur sono iniziati nel 2000 e nel corso degli anni hanno attraversato fasi diverse. Nel maggio 2016 si è intensificato il ritmo dei negoziati e il 6 dicembre 2024, l'Unione europea e i quattro paesi fondatori del Mercosur hanno raggiunto un accordo per un partenariato che copre questioni come le tariffe, le regole di origine, le barriere tecniche al commercio, le misure sanitarie e fitosanitarie, i servizi, gli appalti pubblici, la proprietà intellettuale, lo sviluppo sostenibile, e le piccole e medie imprese.

Adesso, ad un passo dalla sua approvazione definitiva, l'accordo rischia di saltare. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha informato i leader dell’Unione europea del rinvio a gennaio della firma dell’accordo commerciale Ue-Mercosur. La notizia è stata riferita da una fonte diplomatica europea a margine del vertice Ue, confermando lo slittamento rispetto alla data inizialmente prevista del 20 dicembre. 

L’accordo

L’accordo prevede di abbattere le barriere tariffarie su larga parte delle merci esportate nei quattro Stati del Sud America (si parla di circa il 90% del totale), garantendo parallelamente enormi facilitazioni per i prodotti da lì provenienti. Secondo i dati della Commissione l’intesa dovrebbe generare per le imprese europee un aumento del 39% delle esportazioni nei Paesi dell’area, andando a creare un mercato di oltre 700 milioni di consumatori.

L’accordo nasce anche al fine di garantire all’Europa approvvigionamenti di materie prime critiche (Mpc), indispensabili alla transizione digitale ed ecologica dell’Unione, per favorire la diversificazione delle fonti e assicurare la stabilità delle forniture. Facendo degli esempi emerge come dal Brasile arrivino l’82% del niobio (fondamentale per acciaio, superleghe e applicazioni tecnologiche), il 13% della grafite naturale, il 16% del tantalio, il 12% della bauxite. L’Argentina invece copre il 6% del fabbisogno europeo di litio.

Le preoccupazioni

Gli agricoltori europei sono preoccupati per la concorrenza su carne, latte e altri prodotti di qualità, e sul rispetto degli standard ambientali e sanitari, rispetto ai quali restano dubbi sull’allineamento alle norme Ue. Sullo sfondo pesa anche la pressione politica interna: Italia e Francia chiedono tutele per i propri produttori, mentre altri Paesi temono ricadute sulla sostenibilità e sulla leale concorrenza. Ecco perché migliaia di agricoltori europei hanno invaso le strade di Bruxelles – quartier generale dell’Unione europea – in segno di protesta.

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Protesta agricoltori a Bruxelles: l'intervento di Ettore Prandini

«In merito all’accordo sul Mercosur, come già dichiarato in Parlamento dal presidente Meloni e ribadito anche al Presidente del Brasile Lula, il Governo italiano è pronto a sottoscrivere l’intesa non appena verranno fornite le risposte necessarie agli agricoltori, che dipendono dalle decisioni della Commissione europea e possono essere definite in tempi brevi», ha precisato Palazzo Chigi in una nota.

«Il conto non torna e questo accordo non può essere firmato – ha detto il presidente francese Emmanuel Macron –. Siamo per il commercio, la Francia è una grande potenza agricola e agroalimentare che esporta, ma non possiamo accettare di sacrificare la coerenza della nostra agricoltura, la nostra alimentazione e la sicurezza alimentare dei nostri compatrioti su accordi che non sono ancora finalizzati».
 

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