Marzia Bolpagni, tra le 50 donne più influenti nella tecnologia

Un domino di premi, che non solo rappresentano la soddisfazione professionale in una carriera già costellata di onorificenze ma che vogliono anche e soprattutto motivare e attirare nuovi talenti in un settore che ha bisogno di energie per affrontare problemi come le emissioni di Co2 e il cambiamento climatico.
Continua a macinare successi la bresciana Marzia Bolpagni, ingegnere 33enne che nel 2021 era finita sotto i riflettori per aver vinto il Women of the future, a conclusione di un anno già da incorniciare. E per lei il 2022 sembra essere solo il fil rouge di una carriera in ascesa. Lo scorso 13 giugno a Londra Bolpagni ha infatti ottenuto l’Inspiring50 Europe, che premia le 50 donne più influenti nel mondo della tecnologia, in una celebrazione esclusiva a Westminster all’interno dell’evento London Tech Week.
Lo scorso settembre la 33enne aveva vinto il titolo inglese come una delle 50 donne più influenti nel Regno Unito, ora il riconoscimento ha varcato i confini ed è risultata tra le prime 50 in Europa. La notizia, data in Inghilterra dal Financial Times, non è ancora arrivata in Italia e non può che essere il Giornale di Brescia a darne eco.Quella di FT è peraltro la seconda prestigiosa citazione dai media internazionali: «Una stella in Inghilterra» l’ha definita pochi mesi fa Forbes. Quest’anno, inoltre, Bolpagni è stata nominata tra le 5 donne emergenti nel settore infrastrutture, trasporti e logistica dall’associazione We Are the City e tra le 50 donne più influenti nel digitale secondo Digital Women. Nel 2021, invece, oltre all’Inspiring Fifty Uk, è stata nominata giovane ingegnere dell’anno dalla Royal Academy of Engineering e professionista emergente dell’anno dall’Associazione di consulenza e ingegneria inglese. D’altronde si tratta di un talento made in Brescia, dal momento che la 33enne bresciana si è laureata in ingegneria edile-architettura proprio all’Università di Brescia, per poi proseguire con un dottorato al Politecnico di Milano.
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Ma nonostante i riconoscimenti a livello europeo, Bolpagni vuole mantenere il legame con Brescia: «Quest’anno ho presenziato ai DiesFasti del Calini con l’obiettivo di motivare i giovani ad intraprendere una carriera in Stem, ho presentato al collegio Lucchini della nostra città per condividere il mio percorso a studenti brillanti, continuo a supportare Ewmd Brescia e ho nominato un’altra donna bresciana per il premio She Made the Difference».
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