Landini (Cgil): «Finanza e imprese pagano meno tasse di chi lavora»
«Le disuguaglianze si stanno allargando: nel mondo, dove la guerra è già stata sdoganata, e anche in Italia, con forti ricadute squilibrate dentro i singoli territori, tra città e aree interne, pure il Nord Italia. Il nodo si chiama sistema fiscale; la tassazione progressiva, oggi, esiste solo per dipendenti e pensionati. La rendita finanziaria e immobiliare, i profitti delle industrie, pagano meno tasse di chi lavora. Serve una gigantesca operazione di redistribuzione della ricchezza come leva di rilancio per il sistema produttivo e quindi per migliorare le condizioni di chi lavora». Così Maurizio Landini, segretario confederale Cgil, in Valle Camonica ieri pomeriggio per aprire, a Rogno, la Festa Cgil del comprensorio.
L’attenzione ai territori periferici
Davanti a diverse centinaia di persone, Landini ha preso parte alla tavola rotonda «Geografie rivoltate: mettere i margini al centro. Diritti, lavoro, servizi e rappresentanza». Introdotto da Barbara Distaso, segretaria generale del sindacato sebino camuno, e dalle riflessioni su presente e futuro delle aree interne, affidate ai sociologi Aldo Bonomi e Filippo Barbera, Landini ha posto l’accento sui cambiamenti in atto in territori periferici rispetto alla grandi città, come appunto quello Sebino e camuno.
«Nella rendita, esplosa in Italia, ci sono risorse da prendere per fare gli investimenti necessari non solo al mondo del lavoro, ma ai territori stessi che i lavoratori vivono: ospedali, scuole, servizi, trasporti. Questo è l’elemento di lotta di classe più forte oggi: la ricchezza la produce chi lavora, che in Italia è tartassato, mentre la ricchezza del sistema della rendita non innova il sistema industriale, alimentando invece la continua finanziarizzazione dell’economia, che uccide il sistema produttivo».
Cambia il modo di fare sindacato
Cambiamenti epocali, quelli in atto, che per Landini «stanno mettendo in discussione anche il modo di fare sindacato, soprattutto per una realtà come la Cgil, presente in tutti i territori, con una logica confederale e generale, non corporativa. Bisogna riconquistare un’idea di libertà solidale, diversa dalla libertà di mercato e della competizione sfrenata». Landini, su questo, vede il rischio «del disinteresse e dell’indifferenza, che porta a cercare di risolvere i problemi da soli. La grande sfida è ricostruire i rapporti con tutto il mondo del lavoro, attraverso un grande sforzo di rappresentanza, intercettando i bisogni dentro e fuori il luogo di lavoro, compresi quelli di artigiani e partite Iva».
La festa a Rogno
La Festa Cgil prosegue, all’area feste di via Pascoli a Rogno, fino a domani. In calendario anche altri appuntamenti per ragionare di economia e società. Oggi, alle 17.30, il dibattito «Progettare il futuro. Per un costituzionalismo globale» con la segretaria generale Cgil Lombardia - Valentina Cappeletti - e Cristina Alessi, docente di Diritto del lavoro all’Università di Brescia. Domani, alle 11, si parla invece di «Donne riscriviamo le regole: parliamo di soldi» con l’economista Azzurra Rinaldi e Anna Zinelli, operatrice antiviolenza e referente di Terre Unite.
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