Economia

La sfida energetica è decisiva: ora serve un segnale

Imprenditori a una sola voce: il Governo lavori per ridurre i costi
Il fotovoltaico è una delle principali fonti rinnovabili - © www.giornaledibrescia.it
Il fotovoltaico è una delle principali fonti rinnovabili - © www.giornaledibrescia.it
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A grande richiesta. Dalla media manifattura al laboratorio artigianale, dall’industria pesante ai servizi tecnologici ad alta innovazione, c’è una domanda comune rivolta alla classe politica: abbassare i costi dell’energia. Una zavorra che appesantisce i bilanci e rende le imprese italiane meno competitive all’interno della stessa Europa. I dati sono impietosi: quasi il 30% superiore al resto dell’Unione, addirittura del 50% in confronto alla vicina Francia e del 62% se paragonati alla Spagna. Numeri impressionanti, che lasciano pochi dubbi e rendono palese che tale richiesta debba essere accolta.

Più arduo invece passare dai «desiderata» ai fatti, cavando dal cappello a cilindro una soluzione concreta. Agire sulle tariffe e trovare il modo di temperare gli extra profitti delle grandi società energetiche è una strada percorribile, anche se in un sistema complesso occorre fare attenzione, poiché ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria.

C’è poi la partita delle scelte strategiche: incrementare le fonti rinnovabili e puntare sul nucleare di nuova generazione sono opzioni obbligate, ma che daranno frutto tra decenni, mentre l’urgenza è dare respiro ora. Tutto ciò quando persino i Paesi in cui l’energia costa un decimo rispetto a noi sono in sofferenza.

Ci raccontava un imprenditore di ritorno da incontri con gli amministratori delegati delle gigantesche «big tech» americane (Google, Meta...) che per soddisfare la richiesta dei centri dati, gli Stati Uniti dovrebbero nei prossimi mesi quintuplicare la propria produzione di elettricità. E non sanno come fare. Loro! Figuriamoci noi. A meno che accada uno degli apparenti miracoli che a volte avvengono, nei tornanti della storia. Nel frattempo, il Governo sia solerte e metta in cima all’agenda la diminuzione delle cifre da pagare per le imprese in bolletta.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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