Economia

La Bce alza i tassi d'interesse ma a erodere i risparmi è l'inflazione

La decisione della Banca centrale europea era inevitabile dinanzi a un aumento dei prezzi di oltre il 10%
La sede centrale della Bce a Francoforte - © www.giornaledibrescia.it
La sede centrale della Bce a Francoforte - © www.giornaledibrescia.it
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Magari son io che capisco poco, magari qualche altro dovrebbe farsi un ripasso. E dunque: la Bce ha alzato di mezzo punto i tassi di interesse portandoli al 2,5%. Un rialzo dei tassi è sempre una, diciamo così, «seccatura» nella migliore delle visioni, un segnale d'allerta nelle peggiori.

Se la Bce alza i tassi tutto il mondo che sta intorno (dalle banche in primis) alza a sua volta i tassi e quindi le imprese pagheranno di più i prestiti, le persone con un mutuo variabile avranno la rata un poco più alta. Alla decisione della Bce (il giorno prima mossa analoga l'ha fatto la Fed americana, nello stesso giorno così si è mossa anche la banca centrale inglese) qualcuno ha risposto in modo sguaiato, dicendo che il rialzo era un attacco ai risparmi degli italiani (e immagino degli europei, visto che di Banca centrale europea si tratta). 

Ora, abc dell'economia per come l'ho studiata: con una inflazione al 10% (anche più) che altro poteva fare la banca centrale, che strumenti poteva mettere in campo la Bce considerando che - per statuto - deve indicativamente controllare l'inflazione che stia al 2%, che poteva fare la Bce? Semmai, e qui potrei capire la critica, la Bce doveva muoversi prima, semmai alla Bce potremmo addossare la miopia di aver sottovalutato quanto stava arrivando dall'inizio dell'anno, quindi già un po' prima della guerra ucraina, con un aumento dei prezzi (segnatamente energetici) che poi sarebbe diventato una valanga.

Che si doveva fare, aspettare ancora? Certo che aumentare i tassi è doloroso, ma se potevano rischiare ulteriori ritardi, si preferisce un'inflazione non dico al 10% ma anche solo al 7%, anzichè pagare adesso qualche scotto? 

Tutti i risparmiatori e tutti quelli che lavorano sanno cosa significhi inflazione, negli anni (non in questi ultimi) abbiamo imparato a conoscerla: significa che se è al 10% e tu hai 100, nel giro di un anno perdi un 10% tondo. Dov'è la tutela del risparmio in queste condizioni? Certo è che poi, per un Paese indebitato come il nostro, il fatto di aumentare i tassi è doppiamente doloroso perchè crescono gli interessi che lo Stato dovrà riconoscere ai risparmiatori. E questo creerà qualche problema aggiuntivo a chi deve pilotare la nave-Stato. Ma a questo servono i governanti: a governare, per l'appunto. Nella buona e nella cattiva sorte.

E questa era una ottima occasione non per guaire contro la Bce, ma per spiegare alla gente - al popolo - quel che stava accadendo, magari dicendo anche che non si era d'accordo ma mettendo lì in parte, subito, quel che si sarebbe dovuto fare e non fare solo gazzarra oppure uscendo con qualche proposta a dir poco fantasiosa come quella - firmata in Parlamento dalla Lega - che vorrebbe una emissione di titoli di Stato riservata ai soli italiani. La si porti avanti se ci si crede: l'anno prossimo servono 70 miliardi per rifinanziare i titoli italiani in scadenza. Forza forza: chiudete le frontiere agli investitori stranieri. E staremo a vedere. 

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