Economia

Iveco, il question time alla Camera: «Salvaguardare operai e indotto»

Le preoccupazioni sollevate al ministro Urso da Benzoni e Girelli in merito all’ipotesi di una cessione della società all’indiana Tata Motors
Vendita Iveco, question time al ministro Urso
AA

Sono bastati qualche ora, un titolo schizzato in Borsa e le indiscrezioni insistenti sulla trattativa per far finire in Parlamento il caso della possibile vendita di Iveco. Exor, la holding della famiglia Agnelli-Elkann che di Iveco controlla il 27,06%, avrebbe imbastito un fitto confronto con l’indiana Tata Motors per la cessione della società. Accogliendo la sollecitazione delle forze sindacali, il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha convocato per il 31 luglio una riunione «con l’obiettivo di monitorare gli sviluppi e adottare eventuali misure».

Il question time

Ma nel question time di oggi alla Camera dei Deputati, il ministro Adolfo Urso vuole anche precisare che «Iveco Group è società quotata, soggetta a regole stringenti in materia di comunicazione al mercato. Abbiamo un dialogo costante e proficuo e siamo consapevoli di dover seguire da vicino la vicenda». Secondo i rumors, fatti propri anche da Urso, l’operazione coinvolgerebbe esclusivamente il ramo civile «mentre sarebbe esclusa Iveco Defence Vehicles, attiva nel settore della Difesa, già oggetto di uno spin off precedente e per la quale è in corso una distinta operazione di cessione alla quale partecipa anche il gruppo Leonardo». E poi la linea politica ribadita in Aula da Urso: «Sosteniamo con convinzione investimenti esteri di qualità purché sia tutelata la nostra tecnologia, la produzione e l’occupazione oltre alla filiera della componentistica».

Le repliche

Non soddisfatto il deputato bresciano Fabrizio Benzoni, che replica: «Iveco rappresenta un’eccellenza italiana. Ma oltre ai 12mila dipendenti che occupano gli stabilimenti di Brescia, Sulzara, Torino e Atessa c’è tutto il mondo dell’indotto. Se non abbiamo un ministro che si preoccupa di fare una politica industriale che preservi non solo la tutela occupazionale ma anche l’indotto sarà l’ennesima tragedia della politica industriale italiana».

Anche un altro deputato bresciano, il dem Gian Antonio Girelli, ha depositato un’interrogazione parlamentare al ministro e in una nota riferisce di «possibili forti ripercussioni sui lavoratori e sugli insediamenti industriali italiani, a partire da quelli bresciani. Per la nostra città è uno sito produttivo con un’importanza che va oltre la mera produzione». Infine le tre richieste di Girelli al governo: conoscere lo stato delle trattative, sapere quali iniziative intenda assumere per la tutela dei lavoratori e valutare se non sia necessario un intervento per proteggere un asset strategico per l’economia italiana.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@Economia & Lavoro

Storie e notizie di aziende, startup, imprese, ma anche di lavoro e opportunità di impiego a Brescia e dintorni.

Suggeriti per te

Caricamento...
Caricamento...
Caricamento...