Il Brescia? In gol nel bilancio con le plusvalenze

Dopo il pareggio a Pescara raggiunto all’ultimo secondo (3-3), per un tifoso delle rondinelle sarà sicuramente più difficile giustificare la strategia aziendale adottata dal presidente Gino Corioni nelle ultime due stagioni. «Anche quest’anno - scrive il patron del Brescia Calcio nella Nota integrativa allegata all’ultimo bilancio - abbiamo curato più i conti che il risultato sportivo. Il nostro obiettivo - ammette - era di disputare un campionato decoroso mirato più alla valorizzazione del vivaio che alla promozione in serie A».
In effetti, il conto economico riferito alla stagione 2012/13 della Brescia Calcio Spa, evidenzia un utile di 510mila euro, in calo rispetto al risultato netto registrato l’anno precedente (701mila euro). A fare la differenza, come abbiamo detto, non è stata la serie di vittorie che ha portato la formazione guidata da Alessandro Calori a disputare i play off del campionato italiano di serie B, bensì le plusvalenze messe a segno da Corioni (pari a 14,35 milioni) con la cessione di alcuni giocatori della prima squadra.
Il passaggio dell’attaccante Omar El Kaddouri dal Brescia al Napoli, ad esempio, ha permesso alla società di via Bazoli di mettere a bilancio un’entrata straordinaria, quindi una plusvalenza, di oltre 3,94 milioni di euro. Stesso discorso per la cessione del portiere Nicola Leali alla Juventus, grazie alla quale il Brescia ha registrato una plusvalenza di 3,74 milioni.
Gli altri colpi ad effetto del presidente Corioni, almeno dal punto di vista contabile, sono il trasferimento del difensore centrale Bartosz Salamon al Milan per 3,5 milioni e del centrocampista Gkergki Panagiotis Konè al Bologna per 2 milioni. Il primo calciatore era arrivato a Brescia a costo «zero», mentre il valore d’acquisto del greco Konè era di 50mila euro: sottraendo dal prezzo di vendita il loro costo storico è quindi facile determinare la plusvalenza. Sempre su questo tema, Gino Corioni meriterebbe quantomeno un’ovazione dai suoi tifosi per la cessione del giovane primavera Nicolò Lini (classe 1993) al Cesena. Questa operazione ha infatti generato una plusvalenza «piena» da 1,2 milioni.
Complessivamente, il volume di affari del Brescia Calcio ammonta a 25,6 milioni di euro. E la parte più consistente dei ricavi è legata alle plusvalenze; seguono i contributi concessi dalla Lega (5,5 milioni) e i proventi televisivi (3,7 milioni). Nel bilancio del Brescia Calcio incidono poco gli introiti legati agli abbonamenti e alla vendita di biglietti che corrispondono a un’entrata di 518mila euro.
Anche se la stagione 2012/13 è stata all’insegna del risparmio, nei conti della società di Corioni la voce relativa ai «costi» ha subito un leggero decremento da 24 a 23,9 milioni di euro. Pure in questo caso, come solitamente accade per le aziende manifatturiere, ha inciso pesantemente il costo del lavoro, per 8,3 milioni di euro. Senza dimenticare che il Brescia Calcio aveva a libro paga 79 dipendenti: non tutti calciatori, ma anche 11 impiegati e 9 operai.
Prima di passare all’analisi della situazione patrimoniale della «spa» di via Bazoli, è indispensabile definire il quadro societario costruito dalla famiglia Corioni. La società per azioni Brescia Calcio è infatti controllata dalla Brescia Service Srl guidata dalla figlia del presidente, Antonella Corioni. La società capogruppo è però rappresentata dalla Sportinvest che detiene il 100% delle azioni della Brescia Service e vede nella veste di amministratore unico la moglie di Gino Corioni, la signora Anna Maria Bottazzi. Riteniamo che questa puntualizzazione sia indispensabile perché nel bilancio della Brescia Calcio si rilevano crediti per complessivi 37,4 milioni, il 25% dei quali (pari a 9,2 milioni) nei confronti delle società controllanti, la Brescia Service e la Sportinvest.
Il monte debiti della società è invece di 46,1 milioni, contro i 49,4 dell’anno precedente. Le pendenze verso le banche ammontano a 15,4 milioni, ai quali si devono aggiungere gli 8,5 milioni verso le società di factoring.
Erminio Bissolotti
e.bissolotti@giornaledibrescia.it
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