Economia

Idea semplice e magnifica: il Superbonus nelle case di riposo

I costruttori dell’Ance di Brescia e Confcooperative siglano un accordo per mettere in sicurezza energetica gli immobili delle onlus
La maxi-detrazione è un'opportunità per le onlus
La maxi-detrazione è un'opportunità per le onlus
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Sulla carta l’idea è magnifica e a suo modo semplice come solitamente sono le buone grandi idee. Ovvero: perché non sfruttare l’opportunità offerta dal Superbonus 110% per mettere in sicurezza certamente energetica (e magari anche sismica) gli immobili delle case di riposo. Di più: mettere in sicurezza gli immobili delle 250 onlus bresciane che rappresentano a dir poco la spina dorsale di molti interventi di sostegno: dalle case di riposto, per l’appunto, alle case delle comunità di intervento a titolo diverso. La legge lo consente, serve solo la volontà. Nero su bianco hanno messo idea e proposta di andare avanti la Confcooperative di Brescia del presidente Marco Menni e i costruttori dell’Ance provinciale guidati da Angelo Deldossi.

Proviamo ad immaginare quel che potrebbe nascere da un simile accordo se si dispiegasse in maniera ampia. Gli immobili di tante onlus sono il tallone d’Achille. Sorti spesso su lasciti generosi ma in molti casi antichi, niente di sorprendente se scrivo che in tante parti hanno un disperato bisogno di intervento. Le onlus un sostegno al territorio lo danno nelle situazioni di emergenza, un po’ di appartamenti li hanno e in più d’un caso sono sfitti perché inagibili o quasi. Le case di riposo magari mediamente stanno appena appena meglio, ma lo sappiamo quanto costi la manutenzione e ancor più la gestione del caldo e del freddo.

Da qui questa idea semplice, e mi ripeto, magnifica. Interveniamo su questi immobili, il risultato del mettere in sicurezza energetica è certamente importante (le case di riposo sono macchine che consumano energia) ma in sovrappiù mettiamo in sicurezza (anche contabile) le case di riposo o le fondazioni onlus a vario titolo che fanno bene al territorio ma che, come sappiamo, normalmente non navigano nell’oro, la gestione del giorno dopo giorno la reggono ma, salvo eccezioni. fondi per interventi straordinari quando mai?

So bene che, messa così, la cosa ha il sapore della favola, e magari un poco lo è. Ma bisogna andarci dentro e quindi tocca ai vari presidenti delle onlus contattare chi di dovere. Confcooperative e Ance si fanno anche garanti della qualità e affidabilità delle aziende da loro iscritte. Non parrebbe poi insormontabile la disponibilità delle banche e assicurazioni a scontare il credito fiscale, anzi: non solo acquisirebbero un buon credito (garantito anche dalla qualità di intervento delle imprese Ance) ma in sovrappiù favorirebbero la sistemazione di immobili a destinazione sociale. È una combinazione magnifica, come dicevo. E sembra persino troppo bella...

 

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