Economia

Green, Silmar Group accelera: mezzo miliardo di investimenti in 6 anni

Nel 2024 il fatturato aggregato sale a 1,43 miliardi, mentre l’utile torna sopra i 100 milioni
Il sito della Fondital
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Investire, diversificare, crescere in un’ottica sostenibile. È la formula che ha guidato le strategie dell’ultimo triennio di Silmar Group. Tra il 2022 ed il 2024 il gruppo della famiglia Niboli ha investito qualcosa come 320 milioni di euro per ammodernare tecnologicamente gli impianti nell’ottica di un aumento della competitività; per la produzione di energia da fonti rinnovabili; per la riduzione delle emissioni di prodotto e di processo; nella formazione dei collaboratori.

Gli investimenti

Sono stati installati parchi fotovoltaici, turbine per il recupero calore, sistemi di trigenerazione, che hanno aumentato l’autonomia energetica delle aziende e contenuto i costi. Il «piano investimenti» proseguirà nel prossimo triennio con una spesa stimata di oltre 200 milioni, focalizzando l’attenzione su ricerca e sviluppo, rafforzamento dell’indipendenza energetica, ma anche applicazione della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale.

Il sito di Raffmetal
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Obiettivi

I risultati di questo percorso sono tutti lì da vedere: il gruppo ha aumentato la propria competitività sui mercati e al contempo – nel 2024 – ha evitato l’emissione di 21.300 tonnellate di CO2, risultato pari all’emissione annuale di 1.500 famiglie italiane; ha prodotto 12 milioni di kWh di energia da fonti rinnovabili, sufficiente ad alimentare oltre 4.300 famiglie per un anno.

«In un contesto globale caratterizzato da cambiamenti rapidi e profondi – spiegano i vertici del gruppo –, il nostro impegno è perseguire una strategia industriale solida e lungimirante, basata su efficienza energetica, innovazione produttiva e una cultura aziendale condivisa, orientata alla sostenibilità. Continueremo a investire in autonomia energetica, in prodotti e processi a basso impatto ambientale e in soluzioni capaci di generare valore duraturo per le nostre persone e per i territori in cui operiamo».

Radiografia del gruppo

Fondato nel 1970 dall’imprenditore Silvestro Niboli, il gruppo Silmar (il nome è l’acronimo di Silvestro e la moglie Margherita, mentre il logo è una margherita con 7 petali, che rappresentano i 7 figli) è oggi una realtà industriale fortemente integrata, diversificata e internazionale, con 30 siti produttivi e una presenza in oltre 100 mercati nel mondo, nei settori riscaldamento, automotive, produzione di leghe di alluminio da riciclo a bassa impronta di carbonio, impianti idrotermosanitari e riciclo materie plastiche.

Il sito di Valsir
Il sito di Valsir

I numeri del 2024

Con un volume d’affari che supera abbondantemente 1,4 miliardi di euro, Silmar Group è una delle prime cinque realtà industriali bresciane rappresentanti del made in Italy nel mondo, attraverso Fondital, Raffmetal, Valsir, Oli, Marvon e Alba. Il gruppo conta 3.649 addetti, di cui 2.159 in Italia (buona parte in Valsabbia). Nonostante il contesto economico difficile, caratterizzato da tensioni geopolitiche e dinamiche di mercato in costante evoluzione le aziende guidate dai sette fratelli Niboli hanno registrato un Mol (margine operativo lordo) aggregato di 144,9 milioni; un utile netto aggregato di 107 milioni, dopo ammortamenti per 60,5 milioni.

Il sito di Oli
Il sito di Oli

«Nel 2024 le nostre imprese si sono trovate ad affrontare un’elevata pressione sui costi energetici, l’instabilità dei mercati delle materie prime e un rallentamento della domanda in settori chiave come l’automotive, l’edilizia e il comparto Hvac (ventilazione condizionatori) – spiega una nota del gruppo –. La riduzione degli incentivi nell’edilizia, insieme all’evoluzione normativa legata alla transizione ecologica dell’automotive e all’introduzione di nuove politiche europee quali Cbam ed Ets, hanno inciso sulla contrazione della domanda, mentre l’aumento dell’export di rottami verso l’Asia ha modificato gli equilibri di approvvigionamento della filiera dell’alluminio da riciclo».

La congiuntura economica

La congiuntura economica in salita del 2024 non ha impedito ai fratelli Niboli di valorizzare sinergie interne, costruire una strategia solida, integrando nelle aziende del gruppo visione industriale e responsabilità sociale.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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