Economia

Garda Plast, nell’anno dei rincari le vendite accelerano del 43%: presa maxi commessa

Il fatturato 2022 passa da 67,5 a 96,7 milioni. Migliorano i margini e l’utile sale a 5,1 milioni
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Crescono i volumi e migliorano in modo notevole i margini. Una formula che esprime efficienza e, di sicuro, sintetizza al meglio i risultati riportati dalla Garda Plast nell’ultimo anno.

Nei giorni scorsi è stato pubblicato l’ultimo bilancio del gruppo di Polpenazze, controllato dal luglio 2017 dal fondo Progressio Investimenti e dedito alla produzione preforme in Pet (acronimo di Polietilen tereftalato) per i settori delle acque minerali, soft drinks e detergenza. Ebbene, dai conti 2022 emerge una netta accelerazione delle vendite, passate da 67,5 a 96,7 milioni di euro; del Margine operativo lordo, da 8,5 a 12,46 milioni (rispettivamente pari al 12,59% e al 12,88% del fatturato) e dell’utile netto, da 917mila euro a 5,1 milioni. «Abbiamo realizzato un importante incremento dei ricavi determinato dall’aumento dei prezzi di vendita finale, per effetto dell’incremento dei costi della materia prima e dell’energia, a fronte di un tendenziale mantenimento dei volumi di vendita rispetto all’esercizio precedente», non nasconde il presidente del Consiglio di amministrazione, Massimo Cutolo.

Il punto

E pensare che lo scorso anno, la società bresciana aveva subito una contrazione del fatturato legato al mercato del latte. «Abbiamo fatto una scelta di non servire più un cliente che imponeva un prezzo fisso per l’intero esercizio - spiega il manager -, ma siamo riusciti a compensare la sua quota con un incremento delle vendite nel settore delle bottiglie e in quello delle preforme multistrato».

Il conto economico di Garda Plast mette comunque in evidenza anche un importante miglioramento della redditività, che secondo Cutolo è stato principalmente generato «da un’attività commerciale maggiormente concentrata sui clienti a più elevato valore aggiunto», ma anche «da una serie di interventi volti alla ottimizzazione e all’efficientamento dei processi produttivi». A tal proposito, i due interventi più significativi realizzati nel 2022 dalla società di Polpenazze riguardano, innanzitutto, il trasloco di tutti gli impianti nel nuovo sito della controllata Ifab (la sede è a Palmanova, in provincia di Udine), e contestualmente il trasferimento di una parte della produzione dallo stabilimento friulano a quello bresciano.

Il mercato

«Per quanto riguarda la crescita del nostro business - svela il presidente del Cda - ci siamo aggiudicati, a partire dalla seconda parte del 2023, una nuova commessa di fornitura di importo significativo». Dal quartier generale non aggiungono altri dettagli in merito a questa operazione, che evidentemente consentirà ai vertici aziendali di fare sonni tranquilli nonostante le incertezze che stanno condizionando il mondo economico.

Va anche detto che la Garda Plast gode di una buon equilibrio finanziario seppur il monte debiti sia aumentato a 52,1 milioni: il patrimonio netto, infatti, è cresciuto a 34,65 milioni e l’Attivo circolante (dato dalla somma di rimanenze, crediti e disponibilità liquide) è salito a 61,5 milioni. «Nel corso del 2022 - chiude Cutolo - abbiamo sostenuto investimenti per circa 1,05 milioni, che riguardano nuovi stampi e impianti gravimetrici oltre alla implementazione del nuovo programma gestionale. In aggiunta - continua - abbiamo pagato acconti a fornitori per l’acquisizione di nuovi cespiti per 1,8 milioni». I piano industriale di Garda Plast per quest’anno prevede un altro pacchetto di investimenti (principalmente dedicato all’acquisto di due presse multilayer) per un valore di 6,6 milioni.

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