Economia

Frena il manifatturiero bresciano: -5,1% rispetto al trimestre precedente

Lo rileva l'indagine congiunturale del Centro Studi di Confindustria Brescia: pesano caro energia e contesto macroeconomico
Industria manifatturiera bresciana - © www.giornaledibrescia.it
Industria manifatturiera bresciana - © www.giornaledibrescia.it
AA

Nel terzo trimestre del 2022 (luglio-settembre), l'attività produttiva nel settore manifatturiero della provincia di Brescia mostra una contrazione, segnando una variazione rispetto al periodo precedente (aprile-giugno) pari a -5,1% (dato grezzo che non considera il diverso numero di giorni lavorativi rispetto al trimestre precedente).

La dinamica rispetto allo stesso periodo del 2021 (tendenziale) mostra invece ancora un segno positivo (+3,1%), tuttavia con un'intensificazione del rallentamento già rilevato nelle rilevazioni più recenti. 

A evidenziarlo è l'indagine congiunturale del Centro Studi di Confindustria Brescia sui dati relativi al periodo luglio-settembre 2022. 

La dinamica è giustificata sia dalla consueta chiusura della maggior parte degli stabilimenti nei mesi estivi, sia dall'inasprimento delle condizioni operative, zavorrate dal caro energia e dall'indebolimento del contesto macroeconomico generale

«Le prospettive per gli ultimi mesi del 2022 dipingono un quadro tutt'altro che brillante - commenta Franco Gussalli Beretta, presidente di Confindustria Brescia -. Il saldo tra aziende che dichiarano incrementi dei livelli produttivi e quelle che prevedono una contrazione è negativo (-8%). Influiscono, in particolare, alcuni fattori già presenti nei mesi scorsi, come l'evoluzione del conflitto tra Ucraina e Russia, il rallentamento delle economie europee e la possibile recessione in Germania, oltre a una nuova fase restrittiva della politica monetaria della Bce e al permanere di una situazione tariffaria energetica che continua a mettere a dura prova la gestione aziendale».

Continua Gussalli Beretta: «In aggiunta non aiutano le tante incertezze che caratterizzano il futuro, politiche comunitarie comprese. Penso, per esempio, alla proposta del nuovo Regolamento su imballaggi e rifiuti da imballaggio. Siamo tutti consapevoli dell'importanza della tutela ambientale, del dover promuovere sempre più la transizione green e l'economia circolare; altresì mi interrogo se sia ora il momento opportuno per rimettere in discussione il riciclo, preferendogli il riuso. Le aziende, soprattutto in questo momento, hanno bisogno di un contesto quanto più possibile stabile e chiaro, da tutti i punti di vista».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia