Economia

Ex Carnevali: l'immobile passa alla Park Hotel Ca’ Nöa

Erminio Bissolotti, Angela Dessì
Siglato ieri l’atto notarile. I nuovi proprietari: «Escludiamo di farne una struttura alberghiera»
L’ex quartier generale del gruppo Carnevali
L’ex quartier generale del gruppo Carnevali
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L’ex quartier generale del gruppo di abbigliamento Carnevali, fallito nell’autunno del 2017, finalmente ha un nuovo proprietario. La società a responsabilità limitata Park Hotel Ca’ Nöa, la stessa che solo pochi mesi fa ha venduto l’omonima struttura alberghiera di via Branze all’Università degli Studi di Brescia, ieri ha formalmente acquisito il complesso immobiliare di via Cefalonia, a Brescia Due. La firma dell’atto di vendita, frutto dell’asta asincrona telematica indetta lo scorso 5 luglio dopo molteplici tentativi andati a vuoto, è avvenuta alla presenza del curatore fallimentare, il commercialista Costanzo Tita Sanvitale Simonetta, e del notaio Elena Peperoni, per un ammontare di 3,5 milioni di euro (cifra stabilita dal bando di gara in seguito a diverse riduzioni di prezzo disposte dalle norme fallimentari). 

Il progetto

«Non abbiamo ancora deciso cosa faremo di questo immobile» ammette Raoul Bontempi, consigliere delegato della Park Hotel Ca’ Nöa (nonché amministratore delegato della Bontempi Vibo di Rodengo Saiano). «Escluderei, tuttavia, che quell’immobile si trasformi in una nuova struttura alberghiera», puntualizza l’imprenditore bresciano. Bontempi e soci, a quanto pare, sono disposti a valutare diverse proposte (anche la tanto attesa «Cittadella dell’innovazione»?). La compagine sociale della Park Hotel Ca’ Nöa, peraltro, è ben assemblata per questo tipo di operazioni. Il capitale sociale è equamente diviso in tre quote: il 33,33% è in capo alla Finan Service rappresentata appunto da Raoul Bontempi, un altro 33,33% fa riferimento alla Cose di Maglia di San Zeno Naviglo (società tessile) riconducibile a Davide Malcisi (proprietario tra le altre anche dell’agenzia Intesa Immobiliare), che ieri ha firmato l’atto di acquisto dell’ex sede di Carnevali. Infine, il rimanente 33,33% del capitale è del Gruppo Girelli (costruzioni) di Roncadelle. Arianna Girelli è anche la presidente del Consiglio di amministrazione della Park Hotel Ca’ Nöa.

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La storia

La vicenda dell’ex sede del gruppo Carnevali affonda le radici molto lontano nel tempo. Vale a dire, dal fallimento del gruppo Bani-Carnavali, in liquidazione dal 2017. In seguito, si registrò anche un tentativo di rilancio (non andato a buon fine) da parte di Sandro Chen, titolare dei supermercati Aumai (poi Homps), che aveva preso in affitto - senza successo - un ramo d’azienda. Nel 2018 l'allora curatore fallimentare, Ferruccio Gasparini, pubblicò il bando per la vendita - in un unico lotto - di tre rami d'azienda della gruppo Carnevali, corrispondenti agli ex punti vendita di Brescia (via Cefalonia, appunto), Lonato (centro commerciale Il Leone) ed Erbusco (Le Porte Franche). Nonostante il tentativo di Chen, però, il rilancio dell’attività non andò come doveva e a poco più di un anno, quindi nel 2019, venne avviata la procedura di licenziamento collettivo dei 20 dipendenti rimasti (inizialmente erano 45) nonché la vendita degli immobili di Brescia Due e Lonato.

Per lo stabile di via Cefalonia (a destinazione commerciale, con tanto di magazzini, uffici, autorimesse ed aree esterne, per una superficie complessiva lorda di oltre 8 mila metri quadrati) la prima asta, del novembre 2019, prevedeva un prezzo base di 14,4 milioni di euro. Nella primavera del 2021 erano diventati 7,4,e man mano che gli anni (e le aste andate deserte) passavano, la quotazione del fabbricato scendeva, sino a raggiungere appunto il prezzo base di 3,5 milioni cui è stata aggiudicata ai primi di luglio.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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