Ville sul Garda e stabile Carnevali, più di 650 immobili all'asta

Sarà una primavera calda sotto il profilo della aste giudiziarie: azzardando una panoramica delle vendite in capo al Tribunale di Brescia se ne trovano oltre 650 inserite sul portale delle aste giudiziarie nella nostra provincia, compresi alcuni lotti che si potrebbero definire «storici».
A breve, vale a dire il prossimo 9 aprile, andrà ad esempio all'asta (asincrona telematica) l’immobile di via Cefalonia 177 che, dopo il fallimento della Carnevali spa nel 2017 e del rilancio firmato da «Sandro» Chen, titolare di Aumai (poi Homps srl, che aveva acquistato la maggioranza delle quote dell’azienda), è oggetto di una vendita che comprende l’intero fabbricato cielo terra, a destinazione commerciale, con magazzini, uffici, autorimesse ed aree esterne. La base d’asta è fissata in 7,4 milioni di euro e le offerte dovevano essere depositate entro le 18 di ieri, martedì 6 aprile, mentre il 9 aprile si terrà appunto la vendita vera e propria.
Verrà battuta nello stesso giorno anche una «super» villa parzialmente arredata, composta da quattro appartamenti padronali e un alloggio per il custode, con accessori e pertinenze, tra i quali piscina, garage interrato e ampio giardino, a Desenzano del Garda, in località Villa Camilla, nella frazione San Martino della Battaglia: la base d’asta è fissata a 1,3 milioni di euro e i tempi sono gli stessi della vendita dello spazio commerciale ex Carnevali.
È invece andata deserta la vendita relativa al grande complesso edilizio di via Musei, in città, costituito da un edificio a corte su quattro piani fuori terra più spazi interrati adiacente alla chiesa del Buon Pastore e denominato «Palazzo del Buon Pastore» appunto. La base d’asta era di 4,762 milioni, ed al momento non è ancora stata fissata la nuova data per la procedura.
Fumata nera (e data da riprogrammare) anche per un’altra maxi proprietà situata in città, la cui asta è andata pure deserta lo scorso 23 di marzo. Si tratta in questo caso dei due complessi industriali dismessi di via Orzinuovi 2 ed 8, denominati «Grande Curva ex Pietra» e «Tagliatella ex Pietra», entrambi come noto gravati anche da problematiche di bonifica: in questo caso la base d’asta era di 9,6 milioni di euro, prezzo che scenderà in vista della prossima vendita.
Ricca anche la gamma di uffici, garage e stabili di altra destinazione all’asta nei prossimi mesi. Il 22 aprile, ad esempio, verrà battuta con asta asincrona telematica per 558mila euro la piena ed esclusiva proprietà di alcuni uffici al piano decimo e undicesimo (oltre a posti auto, deposito e cantine) di via Oberdan 140, mentre un altro lotto in zona (angolo via Oberdan e via Stretta) arriverà all’asta il 5 maggio.
Sempre in città, è andata deserta lo scorso 23 marzo anche l’asta relativa allo studio privato al primo e secondo piano (con 3 autorimesse interrate) di una palazzina di via Pietro Marone 18/B: il prezzo era fissato in 664 mila euro. È stato invece aggiudicato per 478 mila euro, lo scorso 25 marzo, la cava costituita da terreni e fabbricati in località Rudiano.
Come noto, nei giorni scorsi sono state assegnate anche la cava Castella (concordato Gaburri) ed i lotti del fallimento Agricar Diesel e del concordato preventivo dell’immobiliare SZ. Una curiosità: più d’una anche le aste che riguarderanno la vendita di aziende o di rami d’azienda, passando anche per le aste dei cosiddetti beni immateriali, che spaziano dai crediti ai titoli.
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