EF Group compie 100 anni: «Le priorità sono welfare e ambiente»

«Anche oggi, prima di ogni decisione importante o passaggio strategico aziendale, mi chiedo: come si comporterebbe mio padre Umberto?». Guardare alla tradizione, a chi ha scritto la storia, per valutare il presente e progettare il futuro: è il metodo che ha sempre guidato l’imprenditore Enrico Frigerio, alla guida di EF Group.
EF Group compie cent’anni. Traguardo che poche realtà bresciane possono vantare. Nel corso di quattro generazioni i Frigerio hanno saputo passare dall’artigianato creativo di nonno Enrico – che nel 1924 aveva avviato in via Sostegno in città la prima attività di «fonderie di ottonami in genere» – fino a diventare un gruppo industriale articolato (che oggi conta anche la Fond-Stamp nel cuneese e la fonderia Pilenga Baldassarre nella bergamasca) con forte integrazione verticale nell’automotive e diventare uno dei primi player europei per la produzione di dischi freno.
La trasformazione
«Quello che è oggi EF Group è il risultato del lavoro e della dedizione di molti. E tra questi anche i collaboratori, clienti, partner che hanno reso la nostra azienda ciò che è oggi - spiega il Ceo Enrico Frigerio -. La specializzazione nel settore automotive arrivò negli anni Sessanta. Fu mio padre ad avviare le collaborazioni prima con Om e poi con Alfa Romeo, che in quel tempo acquistava dischi freno in Germania».
La fonderia di oggi non è più quella di una volta. «Quando sono entrato in azienda era effettivamente un ambiente fisicamente impegnativo e poco sicuro, dominato da un modello di produzione incentrato su efficienza e profitto. Le condizioni di lavoro erano difficili, con scarsa attenzione al benessere dei dipendenti e ancor meno alla sostenibilità ambientale - spiega Frigerio -. Oggi le fonderie sono esempi di eccellenza industriale. Abbiamo investito in innovazione tecnologica, in automazione e digitalizzazione: questo ha reso i siti produttivi sicuri e sostenibili. Non solo, nel sito di Torbole sono occupate anche 60 lavoratrici».
Sostenibilità
I processi produttivi si inseriscono nell’economia circolare. «Per i nostri dischi freno utilizziamo circa l’80% di materiali ferrosi provenienti da recupero ed il 95% dei rifiuti generati viene riutilizzato come materia prima in altri processi industriali, come ad esempio i cementifici o la produzione di asfalti. L’attenzione al welfare ha portato anche a un nuovo modo di gestire le risorse umane, creando ambienti di lavoro più inclusivi e attenti alle esigenze dei dipendenti».

Cosa significa essere imprenditore oggi? «A sessant’anni, con alle spalle una lunga esperienza imprenditoriale e istituzionale, ho maturato una visione che va oltre il semplice successo economico. Per me essere un imprenditore significa assumere una responsabilità sociale e ambientale concreta. Significa guidare le imprese non solo verso la crescita finanziaria, ma anche verso il benessere delle persone che ne fanno parte e la sostenibilità del territorio in cui operiamo».
Impronta carbonica
Un esempio virtuoso è l’ossigenodotto dello stabilimento di Torbole, che garantisce la riduzione delle emissioni di CO2 di 25.000 kg l’anno, evitando circa 300 viaggi di camion cisterna. Ma anche l’innovativo impianto che converte l’energia termica in energia elettrica, grazie a questa struttura ogni anno non vengono immesse in atmosfera 1.200 tonnellate di CO2 e da quando è stato installato ha prodotto in media circa 350.000 kilowatt mensili totalmente utilizzati dalla fonderia.
Welfare aziendale
Il gruppo Ef è costituito da tre realtà produttive: accanto alla Fonderia di Torbole, con annesse lavorazioni meccaniche, c’è la Fond-Stamp spa e la Pilenga Balsassarre Foundry. «Non sono tre siti produttivi distinti, è una comunità - chiosa Frigerio-. Per noi le persone sono il vero patrimonio aziendale, ogni persona rappresenta la leva del successo della nostra azienda. Ho adottato i principi del welfare aziendale perché credo che un’impresa debba preoccuparsi del benessere dei propri dipendenti, offrendo loro opportunità di crescita, supporto e un ambiente di lavoro che concili vita privata e professionale».
Per questa ragione il gruppo ha varato una serie di iniziative per rafforzare il senso di appartenenza e coinvolgimento dei dipendenti attraverso una comunicazione interna potenziata e la creazione di un canale Whatsapp che fornisce aggiornamenti sulle attività promosse e la sicurezza.
Il futuro è già qui: parole d’ordine sono crescita, sostenibilità ed innovazione. Il passaggio generazione è stato avviato: in azienda è inserita la quarta generazione dei Frigerio con Umberto, Edoardo ed Erika. A loro il compito di proseguire un modello industriale segnato da attenzione per la sicurezza e rigoroso rispetto per l’ambiente.
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