Economia

Duferco, ricavi a +70%: 150 nuovi occupati entro il 2022

Investimenti per 60 milioni di euro. Entro l’anno è attesa la conclusione dei lavori del nuovo laminatoio: «Esempio di sostenibilità»
Un'immagine di una fonderia -  © www.giornaledibrescia.it
Un'immagine di una fonderia - © www.giornaledibrescia.it
AA

I numeri 2021 di Duferco corrono: il gruppo chiude il bilancio al trenta settembre con 56,3 milioni di utile netto, dopo 20,7 milioni di ammortamenti e soprattutto dopo un anno (il 2020) in cui il Covid aveva lasciato in noi tutti segni pesanti. Poi la pandemia si è in parte assorbita e nel 2021 la domanda di acciaio, dopo un crollo del 9,5%, ha recuperato oltre ogni previsione (nonostante la Cina che produce oltre il 50% dell’acciaio), con un consumo in Europa che quest’anno dovrebbe crescere del 4,7%.

I numeri

Nel 2021 il gruppo ha venduto 827mila tonnellate di prodotti contro 653mila dell’esercizio precedente (+27%) e 608mila tonnellate di laminati; l’acciaieria di San Zeno ha sfornato 796mila tonnellate d’acciaio, record di sempre con performance positive anche a Pallanzeno (+30%), Giammoro (+32%) e San Giovanni Valdarno (+40%). Il fatturato consolidato è migliorato del 70%, passando da 363,7 a 612,5 milioni grazie a maggiori volumi e prezzi più alti. 67,1 milioni l’Ebitda (o Margine operativo lordo) e di 68,5 milioni il flusso di cassa positivo. Del 7,6% il rapporto tra reddito operativo e ricavi di vendita

La barre in acciaio realizzate dalla Duferdofin - Foto © www.giornaledibrescia.it
La barre in acciaio realizzate dalla Duferdofin - Foto © www.giornaledibrescia.it

Investimenti

Ammontano a 60,8 milioni gli investimenti dell’esercizio di cui buona parte a San Zeno, dove tra pochi mesi, se il timing troverà conferma, entro fine anno Duferco, con un investimento globale di 180 milioni di euro, aggiunge un altro pezzo importante all’acciaieria di San Zeno in cui, con lo Smart beam manufacturing (Sbm), sta nascendo il nuovo impianto di laminazione per produrre travi, metodo di gestione del lavoro basato su processi che consente alle aziende di guidare, controllare e monitorare il lavoro che i processi stessi svolgono con un sistema di produzione «adattativo» che poggia sui principi di industria 4.0,guarda all’ambiente, alla circolarità dell’economia, al risparmio energetico ed alla manutenzione predittiva. Obiettivo di Duferco è terminare i lavori entro fine 2022 (prevista nuova occupazione diretta per circa 150 persone, oltre alle opportunità per l’indotto), possibile grazie all’esperienza dell’area engineering della società e alla collaborazione con Sms Group di Dusseldorf, plant supplier che fornisce parte dell’impiantistica e della tecnologia.

Competitività 

«Il nuovo laminatoio travi aumenterà significativamente la competitività - ha commentato recentemente Augusto Gozzi, ceo di Duferco Travi e Profilati - mettendo in campo un esempio sostenibilità ambientale, sociale ed economica concreto, un progetto che guarda al futuro, al domani del nostro gruppo puntando sull’innovazione». Il progetto verrà realizzato con le più recenti tecnologie disponibili e vedrà il management di Duferco in collaborazione con Università e enti di ricerca esterni, sulla base di quanto già realizzato in altri progetti attivi nel sito bresciano. Un numero cui guardiamo sempre con interesse è l’occupazione: 748 addetti di gruppo con un costo del lavoro di 48,1 milioni in aumento per i maggiori volumi prodotti e l’aumento dei turni chiamati.

Icona Newsletter

@Economia & Lavoro

Storie e notizie di aziende, startup, imprese, ma anche di lavoro e opportunità di impiego a Brescia e dintorni.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato