Droni, digitale e sensori: nei campi bresciani c’è sempre più tecnologia

Sempre più alte tecnologie nei campi. Innovazione, droni, connessioni ai macchinari, sensori installati nei terreni, piattaforme informatiche sono ormai elementi quotidiani del settore primario. Gli imprenditori agricoli hanno a disposizione trattori intelligenti che attraverso sensori e con il controllo di dispositivi satellitari consentono una agricoltura di precisione, ovvero meno spreco e lavorazioni mirate a seconda delle esigenze delle essenze coltivate. Anche i droni sono diventati uno strumento prezioso per il monitoraggio delle piante e la distribuzione mirata dei prodotti fitosanitari.

Tutto con il sostegno dell’Unione Europea che persegue tre obiettivi con la Pac: assicurare una produzione alimentare efficiente, garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali e agire per il clima contribuendo allo sviluppo territoriale equilibrato. Secondo un recente Rapporto dell'Osservatorio Smart AgriFood (condotto da Politecnico di Milano e Università di Brescia) sono più di trecento le applicazioni già presenti in Italia delle tecnologie di agricoltura 4.0, l'80% delle quali è destinato alla fase di coltivazione.

Gli esempi

Il settore dell'idroponica e dell'acquaponica, ad esempio, consente la coltivazione anche in ambienti inospitali dove la quantità di acqua irrigua impiegata è di gran lunga inferiore ad una coltura a pieno campo. Le stesse macchine agricole montano sistemi integrati di controllo, dalla telemetria a monitor che consentono una più efficace comunicazione tra un mezzo e l'altro, oltre a semplificare il lavoro dell'operatore che deve avere una adeguata formazione per gestire i diversi parametri tecnologici. Tra i più importanti c'è la rilevazione satellitare che permette analisi e raccolta di dati colturali per interventi fitosanitari efficienti.

«Catalogo»

A testimonianza dello stretto legame fra tecnologia e obiettivi della Pac, la Rete Rurale Nazionale ha predisposto il «Catalogo delle innovazioni» che «nasce dalla considerazione che le idee scaturiscono dall'osservazione critica, dalla riorganizzazione creativa delle risorse e delle tecnologie esistenti, dalla ricerca di nuove modalità di processo e di nuovi modi di relazionarsi, nonché dal desiderio di migliorare quanto già esistente».

Ultimamente ha fatto la sua comparsa Hubfarm, strumento innovativo sviluppato da Confagricoltura con xFarm Technologies, permette la pianificazione, il monitoraggio e l'analisi di tutte le attività agricole in modo integrato, direttamente su smartphone o tablet. Confagricoltura ha scelto un partner di prim’ordine nel farm management a livello nazionale ed europeo: xFarm Technologies, che vanta una connessione con 7,5mila macchinari e 7mila sensori in campo. Con 170mila utenti registrati in Italia e una crescita di oltre 400 nuovi utenti al giorno, xFarm è la piattaforma più utilizzata per la gestione delle aziende agricole in Italia. Si tratta anche della più versatile, consentendo di lavorare su più di 400 colture diverse. Un’ulteriore funzione di Hubfarm, fondamentale per le imprese, è la possibilità di facilitare la gestione delle pratiche burocratiche, dal momento che la piattaforma offre un canale diretto con la Pa per la gestione del Fascicolo Aziendale e del quaderno di campagna.

In tempi di grandi periodi di siccità anche il consumo di acqua è all’ordine del giorno del lavoro agricolo. Nell’edizione dello scorso anno di Fieragricola Tech a Verona Coldiretti ha presentato una ricerca sulle ultime novità tecnologiche applicate alle produzioni agricole per combattere gli effetti dei cambiamenti climatici, aumentare le rese e garantire sostenibilità e difesa ambientale: ecco quindi i sensori antisiccità per salvare campi assetati alle trappole Hi Tech per mettere al sicuro i raccolti dai parassiti, dalle nuove tecnologie di evoluzione assistita (Tea) per arrivare ai sistemi integrati con satelliti e computer per risparmiare fino al 20% di acqua.