Cucina senegalese su ruote: è il food truck «Niominka»

Come un pescatore che cala la rete in mare la sera e l’indomani la ritrova piena di una varietà incredibile di pesci, così Bintu e il marito Abdou intendono calare la rete in un mondo di sapori e proporre ai clienti del loro food truck un viaggio gastronomico sempre nuovo verso terre lontane.
Ecco perché hanno chiamato la loro nuova attività su ruote «Niominka», termine che si riferisce a «una tecnica di pesca originaria di alcune isole del Saloum, chiamate Gandoul - racconta la coppia senegalese -, tra le quali sono presenti anche le nostre isole natali, Niodior e Dionewar. L’azione di calare la rete viene detta proprio "a niominka". I "Niominka" sono coloro che svolgono questo lavoro e le loro famiglie».
Il food truck «Niominka» ha iniziato il suo viaggio a metà maggio al Centro Comboni di Brescia, là dove, poco meno di un anno fa, è nata l’idea: da sempre appassionata di cucina e diplomata al Caterina de’ Medici di Desenzano, Bintu, 29enne nata in Senegal e arrivata nel Bresciano da piccolissima, nel 2021 ha partecipato all’Afrobrix (che si terrà nel centro di viale Venezia a settembre con musica, stand e spettacoli e a ottobre con cinema afroeuropeo e conferenze) proponendo i sapori della sua terra. E «ho capito che quella sarebbe stata la mia strada. Aprire un ristorante sarebbe stato troppo impegnativo, ecco quindi l’idea del food truck con piatti senegalesi e un "fuori menù" da un Paese ogni settimana diverso».
Il marito 37enne, titolare di un e-commerce di abbigliamento personalizzato, ha subito sposato l’idea «che ben si adatta alla nostra famiglia: abbiamo due bambine di 8 e 5 anni, lavoreremo quindi a pranzo, quando loro sono a scuola, e a cena solo nel weekend, quando sono dai nonni».
Di casa a Castiglione (prima ha abitato a Desenzano, dove vivono i suoi genitori, e a Calcinato), Bintu quest’estate intende portare i sapori dell’Africa nella zona di Desenzano, Carpenedolo, Lonato, Calcinato e Sirmione. Nel menù spicca «un piatto senegalese a base di riso spezzato cotto nel brodo e servito con carne, verdure miste, uova sode e salsa di cipolle caramellate: si chiama Ceebu Yapp. Un’altra proposta di cui andiamo fieri è il Black burger con pane nero al carbone vegetale, 200 grammi di scottona, insalata, pomodoro, salsa al mango e cheddar: richiama la cultura black in ottica fusion, è gustoso e viene molto apprezzato». Il gusto, insomma, nella «rete» c’è, insieme alle capacità, alla voglia di fare, sperimentare e mettersi in gioco.
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